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Tabella 1: Cognomi e Famiglie Tab 2: Toponimi campestri Tab 3: Chiese e conventi Analitico:Tab 4Località: Tab 5 Città: Tab 6 Copie: Tab 7Contratti: Tab 8Regia Curia: Tab 9Ducal Curia: Tab 10 -

venerdì 30 aprile 2021

Dizionario toponomastico delle contrade rurali, tratto dal Catasto Onciario di Seminara (1746).

 

Dizionario toponomastico

dei terreni, delle contrade rurali, dei fondi

elencati nel Catasto Onciario

(1742-1746)

 

Con la sola limitazione al Catasto Onciario, e ripetendo gli stessi dati nel Dizionario Storico Toponomastico, che ha una delimitazione temporale più ampia, vengono qui indicate per contrada tutte le proprietà denunciate nel Catasto dai rispettivi titolari. Completato questo Dizionario, non prima, sarà possibile poi derivarne un dizionario delle colture, e ogni altra elaborazione che sembrerà utile. Vi è una difficoltà nella trascrizione uniforme dei toponimi. Qui ne viene adottata una come la più probabile e in sintonia con le leggi della fonetica. Occorre dare Avvertenza che le contrade hanno spesso una doppia denominazione e solo alcune volte è date insieme con un "seu". La nostra elencazione viene qui redatta tenendo conto della denominazione usata. In apposita tabella verrà poi fatta l'unificazione dei dati sotto un solo esponente.

 

 

A.

 

Vai alla lettera: a - b - c - d - e - f - g - i - j - l - m - n - o - p - r - s - t - u - v - z -| Dizionari:  Onomastico - Urbano - Enti - Mestieri - Animali - Glossario. | Tabella A: - B: - C: - D: alborato - E: alborato e vitato - E: Vitato - F: Oliveti -

 

#Addellaria (l'): (Auddellaria, Addellaria, Addelleria) contrada:  11v, 14v, 28r, 34v, 39r, 41v, 62v, 68r, 110r 132r, 155r, 173r, 181v, 191v (seu il Portello), 200v, 201v, 295r (seu l'Agliastro), 311r, 319r, 339v, 354v, 371r, 396r, 447r, 541r (seu Carcea). - Etimo: Nel “Dizionario dei dialetti”, cit., il termine più significativo che si avvicina al toponimo, italianizzato, è quello di addèḍḍa: «sanguisuga, mignatta, nome comune delle delle varie specie di anellidi irudinei, diffuse nelle acque stagnati». La grafia del toponimo è nel Catasto instabile ed ogni volta verrà riportata come la si trova. |  Antonino Avellino vi possiede  un fondo di terra arativa, confinante con i beni di Francesco e di Pietro Michelizzi, stimata la rendita per annui ducati tre. Sopra questo fondo egli deve annui ducati tre, grana tre e piccioli quattro al convento di san Francesco d’Assisi. | Agostino Longo (14v) vi possiede un fondo vitato di moggia tre e mezzo, confinante con i beni di Carmine d’Alessandro e di mastro Carmine Militano di Palmi, stimata la rendita in annui ducati cinque [6.20]. Sui fondi dell'Addellaria Agostino deve un censo perpetuo di carlini ventiotto al Monastero dei Padri Basiliani [15r]. Altro fondo aratorio in contrada l’Addelleria vi possiede di moggi quattro vi possiede Agostino Longo (14v), avendo per confinanti Francesco Antonio Chirri e Paulo Buda. | In detta contrada Antonio Jannello possiede un altro suo fondo di moggi due e mezzo, confinante con i beni di Francesco Jannelli (21v), e il “fiume corrente”, stimata la rendita in annui carlini ventuno. | Andrea Richichi (28r) vi possiede un altro suo fondo, vitato, di moggi tre e mezzo, confinante con i beni di Tomaso Colaciuri e di Michiele Tomeo, stimata la rendita per annui ducati otto e un carlino. Su questo fondo Andrea Richichi tiene un censo perpetuo di carlini ventitrè, grana tre e piccoli quattro dovuti al monastero dei Padri Basiliani.

- 34v: in contrada l'Auddellaria Antonino Pipino vi possiede un fondo vitato di moggia uno e mezzo, confinante con i beni di Michiele Tomeo e di Pietro Sergi, stimata la rendita in annui carlini ventisette che sono oncie 9.

- 39r: Antonino l'Agliotta vi possiede un moggio e mezzo di terra seminatoria, confinante con i beni di Antonino Zuccaro e del convento di San Francesco d'Assisi, stimata la rendita in annui carlini nove.

- 396r: in contrada l'Auddellaria la vedova Flavia Costantino possiede terre aratorie di moggia due, confinante con i beni di Francesco Jannello ed il fiume, stimata la rendita per annui ducati 1.80 col peso di censo perpetuo d'annui ducati 2.10 ai Basiliani.

#Agliastro (l’): contrada: 30v, 38v, 151v, 250v, 287r (San Giovanni di Lauro seu) 290r, (l'Addellaria seu) 295r, 337r, 354v, 368r, 391r, 514v, 541v, 579r. -

- 30v: Antonino Federico  vi possiede un fondo di terra aratoria di moggi quattro, confinante con i beni Giovanni Di Domenico e di Stefano Buda, stimata la rendita in annui ducati sei. Su questo fondo grava il peso di annui ducati quattro in grano dovuti al convento di San Francesco d’Assisi.

- 38v: Antonino l'Agliotta vi possiede terre seminatorie di moggio uno e mezzo, confinante  con i beni di Antonio Zuccaro e di San Francesco d'Assisi, stimata la rendita per annui carlini dodici.

- 41v: Antonino Benefati vi possiede un fondo vitato di moggia due, confinante con i beni di Antonino Jannello e di Gregorio Gallo, stimata la rendita per annui carlini ventuno.

- 368r: Salvatore Candito vi possiede un fondo di terra aratoria, di moggia due, confinante con i beni di Francesco d'Angelo e di Antonino Minniti, stimata la rendita per annui ducati 1.20.

- 391r: in contrada l'Agliastro la vedova Dianora Minniti possiede terra seminatoria di moggio uno, confinante con i beni di Giovanni di Domenico e quelli della vedova di Domenico l'Agliotta, stimata la rendita per annui ducati 0.60 col censo in grano di tumolate uno al convento di san Francesco d'Assisi.

#Alonzo: contrada: (Impisi seu) 352r, (Mazzina seu) 440v, 459v, 531r, 470r. - La Colleggiata di 2ª Fondazione vi possiede un fondo di olive di tre quarti di moggio, confinante con i beni dei Domenicani ed altri, stimata la rendita per carlini dieci annui: 470r.

#Andrea: S., luogo detto S. Andrea: contrada: 1r, 2v, (lo Schippo seu) 30r, 56r, 68v (seu la torre di Spinello), 84v, 93v, 109v, 116v, 117r, 117v, (Spinella seu) 120r, 174r (seu lo Schioppo), 176r, 193r, 193v, 215v, 226r, 236r, 238v, 242r, 279r, 299r, 327r, 334r, 383r, 388v, 435v, 444r, 456r, 457r, 469v, 472v, 494r, 507r, 530r, 535v, 547r, (Torre Spinelli seu) 563v, 568r, 600v. -

- 1v: In testo mutilo per Antonio Masseo (1v) si riesce a leggere di un fondo di olive, in detta contrada. La specifica "olive" è piuttosto infrequente. Si parla più spesso di fondo arborato, o arborato e vitato.

- 2v: Antonino Maci (2v) vi possiede un territorio "arborato, e vitato di moggio uno",  che confina con i beni di Antonio Tomeo e di Carmine Capoferro di S. Eufemia. | Sant’Andrea: contrada. (1r) - Vi possiede Antonio Masseo (1r) un fondo di olive di moggi 3, che confina con i beni degli eredi di don Gaetano Mezzatesta, e altro confinante. | In contrada S. Andrea don Francesco Antonio Mezzatesta vi possiede un fondo di moggia sei, confinante con i beni di don Paulo Marzano ed altri, stimata la rendita insieme ad altro fondo nella stessa contrada per ducati 44. | L'Insigne Collegiata di 2ª Fondazione vi possiede un fondo alborato di moggia tre e mezzo, confinante con i beni di don Paulo Mezzatesta ed altri, stimata la rendita in carlini trentadue e mezzo annui: 469v. -

- 56r: Antonio Tomeo vi possiede un altro suo fondo alborato, di moggio uno,  confinante con i beni di Antonino Maci e di Carmine Capoferro di Sant'Eufemia, stimata la rendita per annui carlini dodici che sono oncie 4.

- 383r: sopra un fondo di S. Andrea, di proprietà di Bruno Milignano, suor Agata Lalojaro esige annui ducati 1.60.

- 388v: la vedova Caterina Zetera vi possiede un fondo alborato e vitato di moggia due, confinante con i beni di Carmine Capoferro di S. Eufemia e del qm Domenico Latino, stimata la rendita per annui ducati 2.40 col censo perpetuo di ducati 2.80 a san Francesco d'Assisi.

#Anna, S.: contrada: 464vbis (seu il ceramidio, ossia Zetera).  - L'Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di moggi uno, confinante con i beni di san Mercurio ed altri, stimata la rendita per annui carlini venti: 464vbis. -

 

B.

Vai alla lettera: a - b - c - d - e - f - g - i - j - l - m - n - o - p - r - s - t - u - v - z -| Dizionari:  Onomastico - Urbano - Enti - Mestieri - Animali - Glossario. | Tabella A: - B: - C: -

 

#Balsamo: (Lo) contrada:  5v, (la Chiusa seu) 460r, 475v (seu Savia), 570v1. -

- 5v: Vi possiede un fondo alborato don Antonio d’Alessandro (5v). Di moggia cinque in due partite confina con i beni del Magnifico Domenico Antonio Celi, di quelli dei convento dei Padri Domenicani, e di quelli dei Padri Minori Osservanti, stimata la rendita in annui ducati undici.

- - 570v2: il chierico Francesco Cordiano, di Maropati, vi possiede un fondo alborato di moggia tre, confinante con i beni di don Antonio d’Alessandro e del Regio Sacro Monte, stimata la rendita per annui ducati 14.

#Barona: contrada: 2r, 9r, 40v, 138v, 139r, 227r, 238r, 280r, 401v, 425v, 456r, (Ciaffo seu) 459v, 462r, 464rbis, 478v, 497r, 507v, 508r, 524v, 538v, 602v. -

- 2r:  Antonio Masseo vi possiede un fondo per il quale paga al reverendo canonico don Giuseppe d’Alessandro un censo perpetuo di grana venticinque.

- 9r: Vi possiede un fondo alborato Antonino Evangelista del quondam Domenico, di moggia tre e confinante con i beni di donna Petronilla Aquino e del canonico don Onofrio Sanchez, stimata la rendita per annui carlini trentacinque.

- 40v: vi possiede Antonio Santa Cristina un fondo d'olive di moggio uno, confinante con i beni di Antonio Grimaldi  e del sacerdote don Pietro Arena, stimata la rendita per carlini annui venticinque.

- 401v: in contrada Barona la vedova Grazia Tomeo del qm Domenico Evangelista possiede un fondo di olive di mezzo moggio, confinante con i beni del magnifico Giuseppe Melara e del canonico don Matteo Tomeo, stimata la rendita in carlini 20.

- 425v: Don Antonio di Febbo, sacerdote di S. Anna, vi possiede un fondo di olive, di moggia uno, confinante con i beni di Domenico Grio e dei Domenicani, stimata la rendita in annui carlini dodici.

- 464bis: In contrada Barona seu le Frasche l’Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di un moggio, confinante con i beni dei Padri Domenicani e altri, stimata la rendita per annui carlini quindici.

Barritteri: contrada (29v). - Agostino Vizzari (29v) vi possiede un fondo di terra aratoria di moggi uno e mezzo, confinante con i beni di santo di Naro e di Giovanni Fiduni, stimata la rendita in annui carlini dodici [4]. All'interno di detto fondo Agostino con la sua famiglia di quattro persone abita in una "casetta". Sopra detto fondo paga ad Antonio Grimaldi un censo perpetuo di annui carlini nove [3].

Bizzola (li): contrada: 6r, 19r, (S. Rosalia seu) 225v, 319v, 433r, 498v (seu Ceramidio), 604v. - Vi possiede un fondo alborato di moggia dieci don Antonio d’Alessandro (6r), confinante con i beni dell'Abbate don Saverio Sartiani, di don Antonio Grimaldi e il suo stesso fondo in contrada Santa Margherita, stimata la rendita per annui ducati quattro e mezzo. | Vi possiede un altro fondo di olive di moggi quattro don Antonio Grimaldi (19r), avendo suo confinante Isabella Maria Longo, don Giorgio Rossi e il reverendo don Saverio Sartiani di Oppido., stimata la rendita per annui carlini tredici.

- 45v: vi possiede Antonio Cristofalo un altro fondo alborato e vitato, di un moggio, confinante con i beni del sacerdote don Domenico Di Luca, e la via pubblica, stimata la rendita per annui carlini venti. | Il R.S.M. (319v) vi possiede un fondo di olive di moggia due, confinante con i beni dell’Ospedale ed altri, stimata la rendita in annui ducati venti.

Boschi: 19v, 73v, 164r, 164v, 213r, 225v, 237r, 239r, 338v, 345v, 357v, 375r, 425v, 432r, 433r, 465v, 484r, 507r, 509r, 509v, 515r, 524r, 530v, 561v, 593r, 597v, 601v.

Bosco: contrada: 314r.

Bottaro: contrada: 216r, 308v, 472v, 504r, 512v, 519v, 522v - Don Francesco Antonio Mezzatesta vi possiede un fondo di olive di moggia 14, confinante con i beni del monastero dell'Annunziata, di Luigi Tizzarella e di altri, stumata la rendita in ducati 10 annui: 216r. - | Il Notaio Michiele Guardata (la sua vedova) vi possiede un fondo di olive. di moggia tre, confinante con i beni del magnifico Antonino Anile ed altri, stimata la rendita per annui ducati quattro:  308v. |

 

C.

Vai alla lettera: a - b - c - d - e - f - g - i - j - l - m - n - o - p - r - s - t - u - v - z -| Dizionari:  Onomastico - Urbano - Enti - Mestieri - Animali - Glossario. | Tabella A: - B: - C: -

 

#Calamona: contrada: (Terramala seu) 18v, 118r (seu Terramala), 146r, 251r, 303r (seun le Roselle), (S. Filareto seu) 460r, (Terramala seu) 472r, (S. Rosella seu) 515v, 525v, 535r, (la Foresta seu) 541r. - || Calamóna s.m. è contrada rurale a Messina, Bova, Sinopoli, S. Roberto, Seminara e Melicuccà; significa luogo di canne’ (anche calamunía nell’area grecanica, Calamía a Verzino).Viene dal gr. καλαμώνα, καλαμιώνας ‘canneto’. La contrada è nei pressi di un corso d’acqua. Da qui il cognome Calamonàci. Calamona deriva da cálamo ‘canna’ [Arundo donax L], che nella Grecìa aspromontana designa anche una ‘fibra pregiata della ginestra, del lino e della canapa, usata di solito per l'ordito (stimoni). Fonti: CGL III, 301, 11: καλαμος canna (Herm.M, IX sec.); 327: καλαμος calamum, canna. Fonti: PlateaRuffo i(n) Calamona 14rb 37, t(er)ra Calamona 38vb9; Crupi 1981:78. Bernhard Langkavel, Botanik der spaeteren Griechen vom dritten zum dreihzenten Jahrhunderte, Berlin: Berggold. 124; Rohlfs, DTOC 37, Lexicon Grecanicum 197. [P.M.]

- 118r: La Confraternita laica di San Michele vi possiede un fondo di terre seminative di moggi tre con pochi alberi di fronda, confinante con i beni della Cappella del Santissimo e di San Mercurio. La rendita è stimata in annui ducati cinque e grana dieci.

#Cancelleri seu Famà ossia La Chiusa: contrada (320v, 425v). -  Il R.S.M. (320v) vi possiede un fondo di olive di moggia uno e mezzo, confinante con i beni dell’Abbazia di Sant’Anna ed altri, stimata la rendita in annui ducati tre. | Don Antonio di Febbo, sacerdote di S. Anna (425v), in contrada Cancelleri possiede un orticello, alborato, di mezzo moggio, confinante con i beni di don Vincenzo Longo e di don Felice castelli di Melicuccà, stimata la rendita in annui carlini ventisette.

- 415v: in contrada Cancelleri la vedova Paula Gallo possiede un fondo d'olive di un quarto di moggio, confinante con i beni della vedova di Francesco Gallo, stimata la rendita per annui ducati 0.30 col censo perpetuo di ducati 0.40 ai Domenicani.

#Candilisi (li): contrada: 73v, 78r, 114v, 125v, 129v, 130v, 140v, 215v: li Candilisi seu la Casa di Caracciolo; 233r, 288r, 288v, 313v, 315v, 338v, 425v, 432r, 509r, 515r, (sopra Cavellina seu li Candilisi > 558r; 570r, 597r: li Candilisi seu Cavallina.  -

- 129v: Domenico Candito di Sant'Anna vi possiede un fondo alborato, di un moggio, confinante con i beni di Michiele Lo Jacono e di don carmine Spina, stimata la rendita per annui carlini cinque.

  Don Antonio di Febbo, sacerdote di S. Anna (425v), vi possiede un bosco di "gelsi", di moggia tre, confinante con i beni del dottor Antonino Clemente e di Gregorio Carpenzano, stimata la rendita in annui carlini diciotto. “In detto casale” [sic! Candilisi, già “contrada"?] vi possiede un quarto di moggio di gelsi negri e bianchi, confinanti con i beni del R.S.M., stimata la rendita in annui carlini dodici. | Mezzatesta (215v) vi posseggono un fondo alborato di moggia trenta, confinante con il fondo patrimoniale del reverendo don Domenico Mezzatesta e via pubblica, stimata la rendita in ducati annui 49.

- 73v: Antonio Candido vi possiede un fondo boscoso di cerchi, di moggia due e mezzo, confinante con i beni di Antonino Fidile e di don Francesco Strozzi, stimata la rendita per annui carlini venticinque.

- 515r: il convento di san Francesco d'Assisi possiede in contrada "li candilisi" un bosco per far cerchi di moggia quattro, confinante con i beni di Paulo Genoese ed altri, stimata la rendita per annui carlini dodici che sono oncie 4.

- 570r1: Don Francesco Strozzi di Asca vi possiede un fondo alborato di moggia dodici, confinante con i beni Paulo Genoese e di Domenico Sofi, stimata la rendita in ducati 9.

#Cannavà: contrada: 215tr. - Vi si trova il feudo di don Francesco Antonio Mezzatesta (215r) denominato Furia seu Pirara.

#Cannizza: contrada: 104r, (Macherà seu C.) 282v, 382v, 494r. - Suora Agata Fontana vi possiede un fondo alborato di moggia due, confinante con i beni di don Tiberio Aquino e della venerabile chiesa dei Miracoli, stimata la rendita per annui ducati doci e grana sessanta: 382v. |

#Cappuccini (li): contrada: (Francisi seu) 155v, 235r, 279r, 308r, 499v, 530v, 544r, 560v, 604v. - Il Notaio Michiele Guardata (la sua vedova) vi possiede un fondo di olive di moggia quattro, confinante con i beni del monastero di San Mercurio e di Giuseppe Tudisco, stimata la rendita per annui carlini ventuno:  308r. | Antonio Attisano, bonatenente forestiero di Drosi, vi possiede un un fondo alborato di moggia due e mezzo, stimata la rendita per ducati 1.80 annui: 560v2. -

#Carangitola: La, contrada: 46v (seu il Feudicello), 70r, 296r, 362v, 478r (seu il feudo), 530v. -

- 46v: in contrada La Carangitola seu il Feudicello Antonino Tripodi qm Giovanni vi possiede terre aratorie per tre moggia, confinante con i beni di Stefano Tudisco e Antonino Zuccaro, stimata la rendita in annui carlini dodici.

#Caranta: contrada: 5v, 13r, 31v, 69v, 290v, 441v, 442r, 465v, 593r. - Vi possiede don Antonio d’Alessandro un fondo di moggia quattordici, confinante con i beni della Collegiata di prima fondazione di questa città, e di quelli del convento di san Francesco d’Assisi della medesima città, stimata la rendita per annui ducati ventuno: 5v. | Il massaro Antonio d’Agostino vi possiede un fondo alborato di moggia sei, confinante con i beni di don Nicola Grassi e del magnifico Giuseppe Lacquaniti di Palmi, stimata la rendita per annui carlini trentacinque: 13r. - Altro fondo di moggi venti, alborato e vitato nella stessa contrada Caranta possiede il massaro Antonio d’Agostino, avendo per confinanti i beni di Domenico Bagalà di Palmi e la via pubblica, stimata la rendita per annui ducati cinquattotto: 13r. | L’Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede terre seminatorie con gelsi di moggia dodici, confinante con i beni di don Antonio d’Alessandro, stimata la rendita per annui ducati dodici e mezzo: 465v. | Il Principe di Cariati, duca di Seminara, Scipione Spinelli vi possiede un fondo di olive di moggi 40, confinante con i beni di don Nicola Grassi di Palmi ed altri, stimata la rendita in ducati venisei annui: 593r.

#Carrà: contrada: 382v. - Suor Agata Fontana vi possiede terre aratorie per moggi trenta, confinante con i beni del Monistero dell’Annunziata e di quelli dei Basiliani, stimata la rendita per ducati quindici. |

#Carrubara (La): contrada (321r). -  Il R.S.M. (321r) vi possiede un fondo di olive di un quarto di moggia, confinante con i beni Filareto Jannello ed altri, stimata la rendita in annui carlini cinque.

#Casa di Caracciolo (La): contrada: (li Candilisi seu) 215v, 555r,  570v2, . -

- - 570r2: in contrada La Casa di Caracciolo il chierico Francesco Cordiano, di Maropati, possiede un fondo alborato di moggia quattro, confinante con i beni di Mastro Michiele Angiolo Caracciolo e di Mastro Giuseppe Pisano, stimata la rendita per annui ducati 2.50.

#CASE RURALI: 29v, 31v, 51r, 66r, 195r, 257r, 297v, 298r,  350r, 357r, 370v, 550v, 551v, 553r, 553v, 554r, 555r, 556v. - Agostino Vizzari, bracciale, abita con la sua famiglia di quattro persone, in una "casetta in campagna", in contrada Barritteri: 29v. | Antonio Cavallaro, bracciale, con la sua famiglia di  sei persone, abita una "casetta dentro l’oliveto" della Corte baronale in contrada Caranbta: 31v. | Antonino Gullo, bracciale, con la sua famiglia di sette persone, abita "in campagna in una casetta" nel suo fondo in contrada San Giovanni Teologo: 51r. | Antonio Lamarra, bracciale, con la sua famiglia di otto persone, "abita in campagna dentro una casetta dello stabile di Don Domenico di Franc" in contrada S. Lucia: 66r. | Francesco Bombace, bracciale, con la sua famiglia di otto persone, "abita in campagna dentro uno stabile della Collegiata di prima fondazione" in contrada S. Lucia: 195r.  | Giuseppe Spanò, bracciale, lui e sua moglie, abitano in una "casetta in campagna" dentro lo stabile di Giuseppe Zuccaro, in contrada Croce della Vina seu Melizzano: 257r. | Giacomo Ammendolia, bracciale, con la sua famiglia di sei persone, abita in una "casetta in campagna" dietro lo stabile di S. Anna in contrada S. Vennera: 258r.   | Giuseppe Milignano, bracciale, con la sua famiglia di quattro persone, abita in una "casetta di campagna" dentro lo stabile del sign. don Paulo Marzano in contrada Lo Borgo: 297v. | Giuseppe Gatto, bracciale, con la sua famiglia di tre persone, abita "in una casetta in campagna" nello stabile dei signori Mezzatesta: 298r.   | Paulo di Majo, bracciale, abita con la sua famiglia, di sei persone, in una “casetta in campagna" dentro lo stabile del magnifico Giuseppe Melara nella contrada di S. Vennera: 350r. | Santo Dinaro, lavorante di masseria, con la sua famiglia di cinque persone, abita "in casetta di campagna" dentro un suo stabile in contrada Barritteri: 357r. | Tomaso Genoese, bracciale, con la sua famiglia di cinque persone, abita in una "casetta in campagna" dentro lo stabile del sig. Don Domenico di Franco in contrada lo Pizzuto: 370v.  ! Antonio Panuccio di Bagnara, insieme con sua moglie Caterina Gramuglio, abita in una "casetta di campagna" in contrada Granaro: 550v. ! Bartolo Zagari di Bagnara, massaro, con la moglie Domenica Zoccali e il figlio Antonio, abitano in una "casetta di campagna" in contrada Granaro: 551v. | Domenico Tripodi, di Bagnara, massaro, abita con la sua famiglia in una "casetta di campagna" in contrada Granaro: 553r. | Diego Zoccali, di Bagnara, massaro, con la sua famiglia di quattro persone, abita in una "casetta di campagna" in contrada Granaro: 553v. | Domenico Pitasi, di Bagnara, massaro, con la sua famiglia, abita in una "casetta di campagna" in contrada Granaro: 554r. | Giovambattista Celi, di Melicuccà, con la sua famiglia di sei persone, abita in una "casetta in campagna" nella contrada Caracciolo: 555r. | Paulo Putrino di S. Agata di Reggio, insieme con la sua famiglia di quattro persone, abita in una "casetta di campagna" dentro lo stabile di Giuseppe Tudesco in contrada Malamorte: 556v.

#Castagnara della Guardia (La): contrada (30v). - Bruno Federico (30v) vi possiede un fondo di olive di moggia quattro, confinante con i beni di Giuseppe Antonio Lo Schiavo e di Giuseppe Camareri di Palmi, stimata la rendita in annui carlini trentanove. Su questp fondo grava il peso di annui carlini ventisei di censo perpetuo dovuto al convento di San Francesco d’Assisi. | La confraternita di san Marco (118v) vi possiede un fondo d’olive di moggia due, confinante con i beni del canonico don Domenico Barba e di Giuseppe Terantino, stimata la rendita per annui carlini sette.

#Castellano: contrada: 40v (seu S. Venera), 81v, 138v, 239r, 368v, 412r, 456r (seu malamorte), (S. Venera seu) 473r, 499r (seu S. Venera), 506v. -

- 40v: Antonio Santa Cristina possiede in contrada Castellano seu S. Venera un fondo alborato e vitato, di moggia quattro e mezzo, confinante con i beni della Cappello del Santissimo sacramento e del canonico don Domenico Calogero, stiamata la rendita per annui ducati sette e mezzo.

- 412r: la vedova Mattia Miceli vi possiede un fondo d'olivarelle di un moggio, confinante con i beni del magnifico Giuseppe antonio Silvestri e i Paulini, stimata la rendita per annui carlini tre che sono oncie 1.

#Cavaliere: il, cavaliero, contrada: 49v (seu Presto ferraro), (Prestoferraro seu) 126v, 233r (seu Presto Ferraro), 302v (seu Gaglioffo), (Presto ferraro seu) 314r, 509v, 525v, 596v. -

- 49v: in contrada il Cavaliere seu Presto ferraro Antonino Muscaro possiede un fondo arborato e vitato di moggia quattro, stimata la rendita per annui ducati quattro e carlini due. Contrariamente alla norma, per questo fondo non sono dati i confinanti. Si trova però a c. 314r un Antonio Muscatello indicato in detta contrada come confinante di un fondo alborato di moggia tre di proprietà di Michiele Carullo. Non risulta però nessuna voce intestata a detto Antonio Muscatello e manca nell'Archivio della Regia Sommaria la lettera A delle Revele, dove poter controllare.

#Cavallina: contrada: 9v, 248v, 362v, 431v, 555r, 565v, 560r1, 575v, 596r, (Li Candilisi seu) 597r. - Vi possiede Mastro Antonino Evangelista qm Domenico  un fondo di moggio uno e mezzo, confinante con i beni di Stefano Tudisco e del feudo delli SS. Fiori di S. Biase, stimata la rendita in annui carlini sette: 9v. | Antonino Filoramo di Bagnara vi possiede terre aratorie di moggia dieci, confinante con le terre di questa Università ed altri, stimata la rendita in ducati quattro: 560r1. | Don Agostino Giofrè, di S. Eufemia di Sinopoli, vi possiede in contrada Cavallina un fondo di terre aratorie pillore di moggi venti, confinante con i beni di questa Università, e via pubblica, stimata la rendita per annui ducati sette: 596r. | Domenico Lanzo di Melicuccà vi possiede un fondo alborato di moggia quattro, confinante con i beni di don Carmine Doria, stimata la rendita in ducati 3 annui: 565v1. -

#Ceramida (La): contrada: 11v, (S. Vito seu) 18r, 38v, 200r, 201r, 237v, 259r, 259v, 260r, 306r, 354v (seu S. Vito), 401r, 412r, 420v, 507r, 513v (seu S. Venera) 522v, 528v. -

- 11v:  Vi possiede un fondo di terre arative, di moggi uno, Antonino Avellino (11v), confinante con i beni di Giuseppe Iaconisi e di Mercurio Giofrè, stimata la rendita per annui carlini otto.

- 38v: Antonio l'Agliotta vi possiede un fondo vitato di mezzo moggio, confinante con i beni di Antonino Morabito e di Filareto Rechichi, stimata la rendita per annui carlini dieci.

-√ 412r: la vedova Mattia Miceli vi possiede un fondo vitato di moggia due e mezzo, confinante con i beni di Marco Timarchi e Filareto Richichi, stimata la rendita per annui carlini quindici che sono oncie 5.

- 513v: in contrada la Ceramida seu S. Venera il convento di San francesco d'Assisi possiede un fondo d'olive di moggia due, confinante con i beni di don Domenico di Franco ed altri, stimata la rendita per annui carlini dieci che sono oncie 3.10. Nella stessa contrada il concevto possiede altro fondo di olive di moggia cinque, confinante con i beni della chiesa di san Marco, ed altri, stimata la rendita per annui ducati cinque che sono oncie 16.20.

#Ceramidio (il, di S. Anna, anche Ceramido): contrada: 23r, 44r, 65r (seu Dezio Martire), 84v (seu lo Serro), 112r, (la Nunziata seu) 187r, 187v, 228v, 233r, 240v, 263r, 286r, 316r, 336v, 353v, 374r, 411v, 425v, 430v, 438r (seu la Gurna di S. Anna), 446r, 449r, 463v, 464v (seu Zetera), 464v (lo Serra seu), 473r (di S. Anna), 475r, 484r, (lo Serro seu) 485r, (li Bizzola seu) 498v, 500r (seu l'Ospedalello), (lo Serro seu) 504r, (Gurna seu) 508v,  512v, 514v, 528v, 539v (seu la Contura), 568v (di S. Anna), 593v (di S. Anna), 598r, 603r, 607r. -

- 23r: Antonino Sofi qm Simone, ceramidaro, vi possiede un pezzetto di terra per comodo dell'arte sua.

- 44r: Antonino Lamarra vi possiede un altro suo fondo alborato di moggia due e emzzo, confinante con i beni di Paulo Milino e fiume corrente, stimata la rendita in annui ducati sei.

- 401r: la vedova grazia Tomeo qm l'Agliotta vi possiede un fondo alborato di un moggio, confinante con i beni della vedova di Domenico l'Agliotta e e di Antonino Smeraglia, stimata la rendita per annui ducati 0.80 che rende ducati 1.12.6 di censo perpetuo alla collegiata ed assorbisce.

- 411v: la vedova Mattia Miceli possiede in contrada Ceramidio un fondo alborato di moggio uno, confinante con i beni di San Francesco d'Assisi e di Michiele Ceravolo, stimata la rendita per annui ducati 1.66. | Nella stessa contrada la vedova Mattia Miceli possiede un fondo alborato e vitato di moglia tre, coonfinante con i beni di Michiele Ceravolo e fiume corrente, stimata la rendita per annui ducati due.

- 425v: Don Antonio di Febbo, sacerdote di S. Anna, vi possiede un fondo di olive di mezzo moggio, confinante con i beni di don Pietro Celi e di don Paulo Barilà, stimata la rendita in annui carlini quattro.

 - 438r: Il canonico don Domenico Silvestri in contrada Ceramidio seu la Gurna di S. Anna possiede un fondo di olive, di moggia uno e mezzo, confinante con i beni dei Domenicani e dell’Abbazia del Casale di S. Anna, stimata la rendita in ducati 8 e grana 40 annui.

- 512v: Il venerabile convento di S. Francesco di Assisi possiede in contrada lo Ceramidio un fondo di olive di moggio uno e mezzo confinante con i beni di mastro Bruno Buggè, stimata la rendita per annui carlini trenta. In detta contrada possiede altro fondo di olive di un moggio, confinante con i beni di Francesco Florio e e fiume, stimata la rendita per annui carlini cinque.

- 514v: il convento di san Francesco d'Assisi possiede in contrada Lo ceramidio un fondo di olive di moggia due, confinante con i beni di S. Michiele ed altri, stimata la rendita per annui carlini venti che sono oncie 6.20.

- 593v:  Il Principe Scipione Spinelli vi possiede un fondo di olive di moggia due, confinante con i beni di San Mercurio, ed altri, stimata la rendita in ducati 1.80 annui..

#Cermanoli: contrada: 216r, 256r, 279v, 487r, 490v, 491v, 499r, (il Pizzuto seu –) 506v, 529v (– seu Tizzone), 607r. - Don Francesco Antonio Mezzatesta vi possiede un fondo d'olive di moggia due, confinante con i beni del magnifico Antonino Anile, Giuseppe Tudisco e altri, stimata la rendita in ducati 3.75 annui: 216r. -

#Ciaffo: contrada (19r). - Antonio Grimaldi (19r) vi possiede un fondo di olive di moggi due, confinante con i beni del dottor fisico Francesco Zangarii e di don Vinenzo Longo, stimata la rendita per annui carlini quarantotto [[16].

#Cinnarata (La): contrada: 16v, 27r, 51v, 72r, 176v, 177r, 184r, 289v. - Antonino Dominici (16v) vi possiede un fondo aratorio di moggi tre, aventi per confinanti i beni di Giuseppe Antonio Italiano e Bruno di Caria, stimata la rendita in annui carlini diciotto, sopra il quale si corrisponde alla Corte Baronale l'annuo canone di carlini diciotto, che assorbe tutta la rendita.: 16r.| Antonino Casari (26v) vi possiede un terreno aratorio di moggi due e mezzo, confinante con i beni di Domenico Falcone e di Giuseppe Antonio Italiano, stabilita la rendita in annui carlini quindici, sopra il quale fondo grava il peso di annui carlini venti dovuti alla Corte baronale, cosa che assorbe la rendita: 27r. | Antonino Arena alias Manazza vi possiede terre aratorie per moggia tre, confinante con i beni di Santo Benincasa e di Francesco Safioti: 32v. |  Don Antonino Silvestri vi possiede due moggia di terre seminatorie, confinanti con il fiume a la via pubblica, stimata la rendita in annui carlini cinque: 51v.

#Cola d’umbra: contrada: 463vbis, 499r. - L’Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di moggia uno, confinante con i beni di dell’Ospedale e di Domenico Cullura, stimata la rendita in carlini sette e mezzo annui: 463vbis.

#Cono, S.: contrada: 438r. È nominata una sola volta ed è probabile trattasi di errore: occorre confrontare la revela. - Il canonico don Domenico Silvestri vi possiede un fondo di olive, di moggia tre, confinante con i beni dei fratelli Mezzatesta e del magnifico Domenico Lemmo, stimata la rendita in ducati 12 annui: 438r.

#Contura (la): contrada: 120v, 226r, 514v, (Ceramidio seu) 539v. -

- 515v: il convento di san Francesco d'Assisi possiede in contrada "La Contura" un fondo d'olive di moggia otto, confinante con i beni di Giuseppe Antonio Silvestri, stimata la rendita per annui ducati quaranta soprail quale vi è il peso di annui ducati 55 alla Cappella del Santissimo, che assorbisce la rendita-

#Coppola: contrada: 73v. - Questo toponimo lo si trova nel Catasto onciario una sola volta.

- 73v: Antonio Candido possiede un fondo alborato di un quarto, confinante con i beni della collegiata di prima fondazione, stimata la rendita per ogni anno in carlini undici.

#Corbo di Paracodio: contrada: 465r (seu Barritteri). - L'Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede terre seminatorie di  moggi trenta, in tre membri, confinanti con i beni del monastero di san Mercurio ed altri, stimata la rendita in ducati ventiquattro annui: 465r

#Crisafi: contrada: 112r, 113v, 286r, 288v, 303r, 315r, 425r, 458v, 459r, 459v. - Crisafi è anche un cognome in uso ai tempi del catasto: vedi Onomastico.

- 425r: Don Antonio di Febbo, sacerdote di S. Anna, vi possiede un fondo di terre aratorie, di moggia uno e mezzo, confinante con i beni di don Pietro Celi e di don Pietro Arena, stimata la rendita in annui ducati tre.

#Croce della Vina (La): contrada: 23v (seu San Vito), (Galimi seu) 103r, (Galimi seu) 155v, 198v (seu Melizzano), 319v (seu la Nunziata), 353v, 404v, 437r, 438r, 463r, 494r, 512v, 522v, (Galimi seu) 528v, (Galimi seu) 549r, 571r. -

 - 23v: Antonio Morabito qm Isidoro (23v) vi possiede un altro suo fondo vitato, di un moggio, confinante con i beni di Antonino Giofrè e di Domenico di Andrea, stimata la rendita in annui carlini ventisei. -

- - 24r:  Più in detta contrada lo stesso Antonio Morabito qm Isidoro possiede altro vitato, di moggi uno e mezzo, confinante con i beni Michiele Tomeo, e il fiume corrente.

- - 319v: In detta contrada  La Croce della Vina seu La Nunziata il R.S.M. vi possiede un fondo di olive di moggia quattordici, confinante con i beni della Chiesa dei miracoli ed altri, stimata la rendita in annui ducati venticinque.

- - 404v: la vedova Isabella Morabito vi possiede un un fondo alborato e vitato di moggia mezzo, confinante con i beni del magnifico Pieytro Pifano e del reverendo don Vincenzo Longo, stimata la rendita per annui carlini venti che sono oncie 6.20.

! Il canonico don Domenico Silvestri vi possiede un fondo di olive, di moggia due, confinante con i beni del reverendo don Vincenzo Longo e di San francesco d’Assisi, stimata la rendita in ducati 18 annui: 438r. | - - - 463rbis: La Collegiata di prima fondazione vi possiede un fondo di olive di mezzo moggio, confinante con i beni della Consolazione e con quelli della chiesa dei Miracoli, stimata la rendita per carlini sette e mezzo annui.

- 512v: il venerabile convento di San francesco d'Assisi possiede in contrada La Croce della Vina un fondo alborato e vitato, confinante con i beni del magnifico Pietro Pifano ed altri, stimata la rendita per annui ducato 8. In detta contrada il convento possiede ancora due troffe d'olive confinante con i beni del suddetto Pifano, stimata la rendita per annui carlini tre.

- 571r2: don Francesco Antonio Tutino vi possiede un fondo alborato di moggia tre, confinante con i beni del R.S.M. e del magnifico Francesco Barritteri, stimata la rendita per ducati annui ducati 5.60.

#Cuppari: contrada (19v). - Antonio Grimaldi  vi possiede in detta contrada un territorio che è parte boscosa e parte aratoria e parte arbustato, di moggi duecento, pari a circa 66 ettari, confinante con i beni di don Giuseppe Antonio Lacquaniti e dell’Abbazia di San Fantino, stimata la rendita per annui ducati sessanta. Sopra questo fondo Antonio Grimaldi (20r) ha il peso di censo minuto perpetuo che corrisponde all’Abbazia di san Fantino per annui grana sette e mezzo.

#Cuzzopodi: contrada: 19r, 51v, 65r#, 160v, 235r, 308r, 308v, 450v, 463bis, 472v, 487v, 501r (seu S. Margherita), 506r, 522v, (lo Borgo seu) 569r. - Don Antonio Grimaldi vi possiede un fondo di olive e frutti di moggia sei, confinante con i beni di don Domenico di Franco e del convento dei padri Domenicani, stimata la rendita per annui ducati dodici: 19r. |  Don Antonino Silvestri vi possiede un un fondo di olive di moggi due, confinante con i beni di don Giuseppe Antonio Silvestri e dei magnifici Carmine e Giovanni Alfonso Militano di Palmi, stimata la rendita in annui ducati sette: 51v.  Antonino Cullura, mastro giarraro, vi possiede un fondo d’olive di moggi quattro, confinante con i beni di don Antonio Grimaldi  e del convento dei Domenicani, stimata la rendita in ventiotto carlini annui: 65r. | Il Notaio Michiele Guardata (la sua vedova) vi possiede un fondo alborato e vitato di moggia tre, confinante con i beni della chiesa del Soccorso ed altri, stimata la rendita per annui carlini venti:  308r. Più in detta contrada il Notaio Michiele Guardata (la sua vedova) vi possiede un fondo alborato e vitato di moggia quattro, confinante con i beni del canonico don Giuseppe d’Alessandro e del Signor Giuseppe Antonio Silvestri, stimata la rendita per annui carlini trentanove:  308r. Più in detta contrada il Notaio Michiele Guardata (la sua vedova) vi possiede altro fondo alborato e vitato di moggia due e mezzo, confinante con i beni della collegiata di prima fondazione ed altri, stimata la rendita per annui carlini venti:  308v. | La Collegiata di prima fondazione vi possiede un fondo di olive di moggi ventiotto, confinante con i beni del magnifico Antonino Anile e di Notar Michiele Guardata, stimata la rendita oer ducati venti annui: 463bis. | Il canonico don Giuseppe d‘Alessandro vi possiede un fondo alborato di moggi quattro, confinante con i beni della vedova del Notar Guardata e del Signor Giuseppe Antonio Silvestri, stimata la rendita in 7.40 ducati annui: 450v -

 

D.

Vai alla lettera: a - b - c - d - e - f - g - i - j - l - m - n - o - p - r - s - t - u - v - z -| Dizionari:  Onomastico - Urbano - Enti - Mestieri - Animali - Glossario. | Tabella A: - B: - C: -

 

E.

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F.

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#Falco: contrada: (la Pietra seu) 320r, 469v, 472r, (la Limbia seu) 507r, 514r, (la Limbia seu) 519v, (la Trinità seu) 540r. -

- 469v: L'Insigne Collegiata di 2ª Fondazione vi possiede un fondo di olive, di un moggio, confinante con i beni dei Domenicani, stimata la rendita in carlini dieci annui.

- 514r: il convento di san Francesco di Assisi vi possiede un fondo d'olive d'un moggio, confinante con i beni del monastero di San Mercurio, ed altri, stimata la rendita per annui carlini venti che sono oncie 6.20.

#Faldella: contrada: 56r, 56v, 99r, 194r, 216r, (il Fiumicello seu) 320v, 332r, 362r, 367r, 377v, 401v, 434r, 608r. -

- 56r: Antonio Tomeo vi possiede un fondo d'olive di moggio uno, confinante con i beni di Francesco Muscari e di don Francesco Antonio Mezzatesta, stimata la rendita per annui carlini undici che sono 3.20.

- 216r: Don Francesco Antonio Mezzatesta vi possiede un fondo alborato di moggi uno e mezzo, confinante con i beni di Francesco Muscari, di Domenico Nesci ed altri, stimata la rendita in ducati 1.30 annui.

- 401v: in contrada Faldella la vedova Grazia Tomeo del qm Domenico Evangelista possiede un fondo di olive di un 4° di moggio, confinante con i beni di Francesco Muscari e di Antonio Tomeo, stimata la rednita per annui carlini undici.

#Feudicello: contrada: 32v (seu Costa di Grillo), 37r (seu Costa di Grillo), Carangitola seu) 46v, 52r (seu Costa di Grillo) 94r, 109r (seu CdG), 120r, 154v (seu CdG), 309r (seu CdG), 464r (seu la Valle di Malandrino), 524r. -

- 32v: Antonino d’Arena alias Manazza vi possiede terre aratorie pillose di moggia quattro, confinanti con i beni di Antonino Muscari e di Domenico Caravari.

- 37r: Antonino Candila, bracciale, di anni 25, vi possiede in contrada detta il Fiumicello seu Costa di Grillo un fondo di terre aratorie di moggia tre, confinante con i beni di Paulo Sofi e di Demetrio Arcudi, stimata la rendita in annui carlini dodici.

- 52r: Antonino Terranova possiede in contrada il Fiumicello seu Costa di Grillo tre moggia di terre pillose, confinante con i beni di Mercurio Fidele e di Nunzio Todarello, stimata la rendita in annui carlini dodici.

 - 464bis: In contrada il feudicello seu la Valle di Malandrino l'Insigne Collegiata di prima fondazione possiede quattro moggia di terreno inculto con poche olive, confinante con i beni di Francesco d’Assisi, ed altri, stimata la rendita in annui carlini quindici.

#Feudo di Fiore: contrada: 9v (Feudo delli SS. Fiori di S. Biase), 145r, 215v, 296r, 362v, 561v2. - Don Francesco Antonio Mezzatesta (215v) vi possiede in detta contrada "Feudo di Fiore", e valle di Paseo seu la Survia, un fondo alborato e in parte selva cedua castagnola, di moggia quaranta, confinante con i beni di don Giorgio Rossi e di Domenico Caravari, ed altri, stimata la rendita per annui ducati 25. | In contrada detta il Feudo don Basilio di Fiore, barone della Terra di Cropani, possiede un bosco ceduo di moggia 640, confinante con i beni di San Mercurio, di Santa Maria dei Poveri, della Badia di San Fantino, di San Francesco di Paula e il fiume, stimata la rendita in ducati 716.80, con un netto di oncie 2352.27,6, che ne fanno il più ricco in Seminara, dopo il Monte di Pietà.

#Filareto: San Filareto: contrada: 16v, 26r, 33v (Pizzinni seu) 41r, 42v, (La Vina seu) 43r, 45v, 53r, 54v, 62v, 63v, 67v, 84r, 85v, 90r, 93r, 96v, 97r, 110v, 115v, 118r, 122r, 126r, 128r, 128v, 129r, 131r, 141r, 167r, (il Gaglioffo seu) 169r, (Merlo seu) 174r, 180r, 185r, 186v, 214r, 222r, 226r, 241r, 253v, 281r, (Merlo seu) 284v, 289r, 290v, 300v, 302r, 308r (seu la Vina), 314v, 319r, 330r, 330v, 352r, 368r, 371v, 380v, 385r, 385v, 388v, 389v, 390r, 391r, 392r, 399v, 400r, 405v, 415r, 423v, 424r, 425v, 430v, 440v, 442r (seu Merlo), 444r, 445r, 449v, 460r (seu Calamona), 525v, 544r (seu la Vina), 544v, 546r. -

- 16r: Antonino Dominici vi possiede un fondo alborato e vitato di moggi quattro, confinante con i beni di Antonio Zuccaro e di Santo Raimondo, stimata la rendita in annui ducati quattro e grana venti.

- 26r:  Antonio Lamantea vi possiede un fondo arborato e vitato, di moggi due, confinante con i beni di Domenico Zirilli e del Magnifico Giuseppe Rossi, stimata la rendita in annui ducati tre.

- 33v: Antonino Zillepa vi possiede un fondo alborato di moggio uno, confinante con i beni di Salvatore Candito e di Domenico Pipino, stimata la rendita per annui ducati quattro e grana venti.

- 45v: in contrada San Filareto Antonio Cristofalo possiede un fondo alborato e vitato, di moggia due, confinante con i beni di Domenico Milano e di Francesco Gatto, stimata la rendita per annui ducati tre e grana cinquanta. In più nella stessa contrada possiede una terra seminatoria di un moggio e mezzo, confinante con i beni del canonico don Giuseppe d’Alessandro e la via pubblica, stiamata la rendita per annui carlini quindici.

- 53r: Antonino Soraca vi possiede un fondo alborato di mezzo moggio, confinante con i beni di Antonino Furnari e del magnifico Paulano Fallaccari, stimata la rendita per annui carlini dodici.

- 54v: vi possiede Antonino Furnari un fondo alborato di un moggio, confinante con i beni di Antonio Vicari e di Antonino Soraca, stimata la rendita per annui carlini ventuno. Nella stessa contrada possiede altro fondo di mezzo moggio, confinante con i beni di Domenico Pipino e di Antonino Terranova, stimata la rendita per annui carlini venti.

- 118r: La confraternita laicale di San Michele vi possiede un fondo di terre seminative con pochi alberi, confinante con i beni di del canonico don Francesco Clemente e del canonico don Domenico Barba. La rendita è stimata in annui carlini ventuno. Sopra questo fondo grava un censo perpetuo di annui carlini dodici che si corrispondono ai Padri Basiliani.

- 185v: Francesco Schimizzi vi possiede un fondo vitato di tre quarti di moggi, confinante con i beni della vedova di Antonino Gullo e quelli di Candiloro Repace, la cui rendita annui è stimata in carlini dodici.

- 308r: Il Notaio Michiele Guardata (la sua vedova) vi possiede un fondo alborato di moggia quattro, confinante con i beni del monastero dei Basiliani ed altri, stimata la rendita per annui ducati sei e carlini tre.

- 314v: Michiele La Maestra vi possiede un fondo alborato e vitato di moggio uno e mezzo. confinante con i beni degli eredi di don Pietro Vicari e di Lorenzo Valenti, stimata la rendita in annui carlini ventisette che sono oncie 9. Nella stessa contrada di San Filareto Michiele La Maestra possiede un fondo di terre aratorie di moggia due, confinante con i beni di Giuseppe Safioti e di Antonio Gallo, stimata la rendita per annui carlini dodici che sono oncie 4.

- 368r: Salvatore Candito vi possiede un fondo alborato e vitato, di moggia due, confinante con i beni del magnifico Paulano Fallaccari e di Antonino Zillepa, stimata la rendita per annui ducati 5.40.

- 380v2: La vedova Antonio Cariddi vi possiede un fondo alborato di moggi due, confinante con la vedova Giuseppe Caldarazzo e i beni del monastero dei Basiliani.

- 385r2: Caterina Summa, vedova del qm Andrea Romano, vi possiede un fondo alborato di moggia cinque, confinante con i beni del magnifico Paulano Fallaccari, ed entrata, stimata la rendita per annui ducati dieci.

- 385v: La vedova Caterina Chirchiglia, del qm Antonino Zetera, vi possiede un fondo alborato e vitato di moggia due, confinante con i beni di Giuseppe di Caria e del qm Nicola Cariddi, stimata la rendita per annui ducati 3.

- 388v: la vedova Caterina Zetera vi possiede un fondo alborato e vitato di moggia due, confinante con i beni di Caterina Chirchiglia e di Lorenzo Valenti, stimata la rendita per annui ducati quattro e grana venti.

- 389v: suor Chiara Gariano vi possiede un fondo alborato di moggia sette, confinante con i beni di don Giorgio Rossi e del magnifico Paulano Fallaccari, stimata la rendita per annui ducati ventidue e grana venti che sono oncie 67.10.

- 390v: in contrada san Filareto la vedova Caterina Pipino possiede un fondo alborato di moggia due, confinante con i beni della congrefazione di san Michiele e dell'Arcidiacono don Clemente, stimata la rendita per annui carlini dodici, quanti paga di censo perpetuo ai Basiliani.

- 391r: in contrada S. Filareto la vedova Dianora Minniti possiede un fondo alborato e vitato, di moggia due, confinante con i beni di Antonino Minniti e di Antonino Dominici, stimata la rendita in carlini annui diciotto.

- 392r: la vedova Domenica Lamarra possiede in contrada San Filareto un fondo alborato e vitato di moggia due, confinante con i beni di Marco Gallo e di Bruno Pintimalli, stimata la rendita per annui carlini ventisette che sono oncie 9.

- 400r: la vedova Giuseppa Lanzo vi possiede un fondo alborato di moggia due, confinante con i beni di Bruno Passarello e dei Basiliani, stimata la rendita per annui ducati quattro e mezzo che sono oncie 15.

- 405v: la vedova Isabella Salerno vi possiede un fondo alborato e vitato di moggia due, confinante con i beni di Antonino Terranova e del qm don Pietro Vicari, stimata la rendita in carlini trentasei che sono oncie 12.

-√ 415r: la vedova Nunziata Pirruni possiede in contrada san Filareto un fondo vitato d'un moggio, confinante con i beni di Antonino Minniti e di don Mercurio sanchez, stimata la rendita per annui carlini ventuno che sono oncie 415r.

Fiumara (la): contrada: 74v, 489r, 533v, 540r, 541r (di S. Anna seu li Porrazzi seu Olivetello), 561r1, 564v2, 565r1 (seu Ridolfo). - Antonino Bugge di Melicuccà (561r1) vi possiede un fondo alborato di un quarto di moggio, confinante con i beni della vedova di Domenico Buggè Minore e di Domenico Buggè maggiore, stimata la rendita in ducati 0.90 annui: 561r1. | Domenico Surace di Melicucca possiede in contrada la Fiumara seu Ridolfo un fondo alborato e vitato di moggia uno, confinante con i beni di Giuseppe Pizzinga e del reverendo don carmine Doria di Melicoccà, stimata la rendita per annui ducati due che sono oncie sei e grana venti: 565r1.

Fiume: 5v, 18r, 21v, 23v, 24r, 44r, 48v, 51v, 61r, 62r, 65r, 67r, 68r, 84r, 97v, 116v, 161r, 164v, 200v, 216v, 246v, 259r, 284r, 289r, 296r, 311r, 353r, 362r, 396r, 411v, 419r, 451r, 541v, 545v, 561v, 593v, 606r (Grimoldo), 608r.

Fiume: contrada: 342r, (la Strazzata seu) 593v, (la Resta seu) 597r

#Fiume Corrente: vengono qui raccolti, divisi per contrada, tutti i fondi che hanno come confine un “fiume corrente” o un corso d'acqua.

- Addelleria: contrada 21v, 396r. -

- - 21v:  Vi possiede un suo fondo di moggi due e mezzo Antonio Jannelli, confinante con Francesco Jannelli e il "fiume corrente".

- - 396r: vi possiede un fondo confinante con il fiume corrente la vedova Flavia Costantino.

- Ceramida (La): vedi San Vito.

- Più in contrada la Cinnarata don Antonino Silvestri (51v) possiede due moggi di terre aratorie, confinante con il fiume e la via pubblica.

- Ceramidio: contrada.

- - 44r: in contrada Ceramidio Antonino Lamarra possiede un fondo alborato di moggia due e mezzo, confinante con i beni di Paulo Milino e il fiume corrente.

- - 411v: nella stessa contrada Ceramidio la vedova Mattia Miceli possiede altro fondo alborato e vitato di moglia tre, coonfinante con i beni di Michiele Ceravolo e fiume corrente.

- Croce della Rina, seu San Vito: contrada (24r): Antonio Morabito qm Isidoro (24r) possiede altro suo fondo vitato, di moggi uno e mezzo, confinante con i beni Michiele Tomeo, e il fiume corrente.

- Feudo di Fiore: 561v2. - In contrada detto il Feudo don Basilio di Fiore, barone della Terra di Cropani, possiede un bosco ceduo di moggia 640, confinante con i beni di San Mercurio, di Santa Maria dei Poveri, della Badia di San Fantino, di San Francesco di Paula e il fiume, stimata la rendita in ducati 716.80, con un netto di oncie 2352.27,6, che ne fanno il più ricco in Seminara, dopo il Monte di Pietà.

- Forese (Lo): contrada (5v). - Vi possiede don Antonio d’Alessandro (5v)  un piccolo fondo di meno di un moggio (mezzo quarto) che confina con i beni del magnifico Giovanbattista Monizio e il fiume corrente.

- Fiumicello:

- - 56r: Antonio Tomeo vi possiede un altro suo fondo di olive, di moggio uno, confinante con i beni di Domenico Cavallaro, fiume corrente e via pubblica.

- Galimi: contrada (24r). - Antonio Morabito qm isidoro vi possiede un altro suo fondo vitato, di moggia quattro, confinante con i beni di Giuseppe Judica, e fiume corrente.

- Marcaniti: contrada (23v). - Antonio Morabito qm Isidoro vi possiede un fondo alborato di cinque, confinante con i beni del Monastero di san Mercurio  e fiume corrente.

- Race: contrada. - Don Francesco Antonio Mezzatesta vi possiede un fondo alborato di un moggio, confinante con i beni dei Domenicani e il fiume, stimata la rendita in annui ducati uno: 216v. -

- Strazzata: (la) contrada: 593v (seu Fiume).  - | Il Principe Scipione Spinelli  possiede in contrada la Strazzata seu il Fiume  terre aratorie di moggia venti,  confinanti con i beni dei Padri Basiliani e Fiume, stimata la rendita in ducati 7 annui: 593v.

- La Vina: contrada: 48v, 61r. -

- - 48v: Domenico Polimeni vi possiede un fondo alborato e vitato, di moggia tre, confinante con i beni degli eredi di Giuseppe di Caria e fiume corrente.

- - 61r: in detta contrada la Vina il bottegaro Antonino Vaccaro possiede un fondo vitato e alborato, di moggia due e mezzo, confinante con i beni del dr. fis. Giovanni Alfonso Tuppo e il fiume corrente.

- Vito (san) seu La Ceramida: contrada: 18r, 419r. -

- - 18r: Antonino Ameraglia in questa contrada di San Vito possiede un altro fondo alborato e vitato di moggi uno, confinante con i beni di Giovanni Rijtano ed il fiume corrente.

- - 419r: la vedova Rosaria forastera, del qm Paulo Romeo, possiede in contrada San Vito un fondo alborato e vitato, di moggio uno e mezzo, confinante con i beni del qm Francesco Florio e fiume.

#Fiumicello (il): contrada:  12v, 55r, 55v, 56r, 57r, 60v, (Faldella seu –) 99r, 109v (seu la Grotta), 116v (seu La Tagliata), 120v, 121v, 145r, 174v,  175r, 190v, 197r, 216v (seu l'Olivarito), 224v, 235r (Fiumicello Passo seu le Conciarie), 266v, 272r, 272r, 272v, 282r, 310r, 320r (seu Francisi seu la Grutta), 320v, 321v (seu Faldella), 325v, 335v (seu la Grotta), 336r, 344r, 362r, 405r2, 434r, 437r, 437v, (Francisi seu) 443r, 451r, 477r, 487v, (la Grutta seu) 499r, 513v, 524r (seu La Stagliata). -

- 12v: Antonino Nesci  vi possiede un fondo alborato di moggia due e mezzo, confinante con i beni di Stefano Tudesco e della Mensa Vescovile di Mileto, stimata la rendita in annui ducati tre e mezzo: 12v.

- 55r: vi possiede Antonino Costantino un altro suo fondo, alborato di olive, di moggia due, confinante con i beni di don Francesco Antonio Mezzatesta e vie pubbliche, stimata la rendita per annui carlini venticinque.

- 56r: Antonio Tomeo vi possiede un altro suo fondo di olive, di moggio uno, confinante con i beni di Domenico Cavallaro, fiume corrente e via pubblica, stimata rendita per annui carlini ventiquattro.

- 216v: ivi, in contrada il Fiumicello seu l'Olivarito, possiede un fondo alborato e vitato di moggia quattro, confinante con i beni della Mensa vescovile di Mileto, di Stefano Tudisco ed altri, stimata la rendeta per ducati 10 annui.

- 320r:  In detta contrada detta il Fiumicello seu Fravisi ossia la Grutta il R.S.M. vi possiede un fondo di olive di moggia tre, confinante con i beni del Monastero di San Mercurio ed altri, stimata la rendita in annui ducati sette e mezzo.

- 320v:  In detta contrada il Fiumicello, apparsa finora con diverse denominazioni aggiuntive alle quali adesso si aggiunge un "seu Faldella" il R.S.M.  vi possiede un fondo di olive di moggia uno, confinante con i beni dell’Ospedale ed altri, stimata la rendita in annui carlini cinque.

- 344r: Il pignataro Paulo Marano vi possiede un fondo alborato, di moggio uno, confinante con i beni di Paulo Nesci e di Marco Mastrojanni, stimata la rendita in carlini venti annui.

- 405r2: la vedova Isabella di Condina vi possiede un fondo alborato e vitato di tre moggia, confinante con i beni di Francesco Muscari e altri, stimata la rendita in annui ducati 2.20 che sono oncie 7.10.

- 513v: il convento di san francesco d'Assisi vi possiede un fondo di olive di un moggio, confinante con i beni del Notar Bruno di Condina ed altri, stimata la rendita per annui carlini dodici e mezzo, che sono oncie 4.05.

#Folari: contrada:  6v, 31v, 95v, 96r, 105v, 118v, 135v, 136r, 137v, 141r, 141v, 142r, 148r, 149v, 150v, 151r, 159r, 159v, 161v, 179r, 179v, 197r, 319v, 427r, 432r, 433v, 463r, 474v, 513r, 516r, 523r, 529r. -

- 6v: Vi possiede don Antonio d’Alessandro  un territorio sopra il quale Nicola Bagalà e altri particolari di Palmi gli corrispondono annualmente un censo di ducati trentotto.

- 31v: Antonio Cavallaro vi possiede un fondo di olive d’aumento di un moggio, confinante con i beni di Cono Zanghì e di Antonino Impiumbato di Palmi, stimata la rendita in annui carlini quattordici. Ed altro fondo vi possiede nella stessa contrada, vitato, di moggia uno, confinante con i beni di Domenico Carcapietra e di Paulino Argili di Palmi, stimata la rendita per annui carlini venti.

- 319v: In contrada Folari seu Petrolina il R.S.M. possiede un fondo alquanto alborato di moggia 10, confinante con i beni di don Antonio d’Alessandro e la via pubblica. Per questo toponimo, grazie alla Platea Aquino, possiamo arguire che la denominazione "Petrolina" è più recente rispetto alla prima, e questo forse potrebbe essere un criterio per altre doppie o triple denominazioni: la prima forse, e ripeto il forse, potrebbe essere la più antica, e le altre più moderne. La Platea Aquino (a cui si rinvia) ci fa sapere che il toponimo Petrolina si riferisce a donna Petrolina Aquino che in successivi matrimoni in cui rimase vedova si trovò ad ereditare fondi confinanti che poi formarono un unico fondo cui si diede il nome di Petrolina e che potrebbe non corrispondere con tutta l'estensione della precedente denominazione Folari. Parecchi toponimi hanno una doppia o tripla denominazione noi in questo Dizionario riportiamo tutti cercadno di capire se trattasi di duplicazione nominalistica di una eguale delimitazione topografica o di una sua ulteriore specificazione.

- 427r: In contrada Solari seu la Paterna don Bruno Melara possiede un fondo alborato e vitato di moggia sedici, confinante con i beni di don Domenico di Franco e di San Mercurio, stimata la rendita in annui ducati trentuno e mezzo.

- 433v: il sacerdote don Domenico Carnovale vi possiede un foldo alborato e vitato di moggia due, confinante con i beni di Domenico Campagna e altri, stimata la rendita in ducati annui tre.

- 463bis: La Collegiata di prima fondazione vi possiede un fondo di olive di moggi tre, confinante con i beni di Giacomo Melara, stimata la rendita per ducati sei annui.

#Fontanelle (le): contrada: (Lo Molino supermo seu) 178r, 477r (seu il Molino superno), 514v, 515v, 534r. -

- 514v: il convento di san Francesco d'Assisi possiede in contrada "Le Fontanelle" un fondo di olive di moggio uno e mezzo, confinante con i beni di don Carmine Doria ed altri, stimata la rendita per annui carlini sette e mezzo che sono oncie 2.15.

- 515v: Il convento di san Francesco possiede in contrada "Fontanelle" terre seminatorie di moggia sei, confinante con i beni di San Francesco da Paula, ed altri, che affitta per tumulate otto l'anno che sono ducati otto ed oncie 26.20.

Forese: (il, lo) contrada: 5v, (in contrada il borgo seu il F.) 203v, 430v, 463rbis, (in contrada lo Borgo seu il F.) 506r. - Vi possiede don Antonio d’Alessandro (5v)  un piccolo fondo di meno di un moggio (mezzo quarto) che confina con i beni del magnifico Giovanbattista Monizio e il fiume corrente, stimata la rendita per annui carlini dieci: 5v. | L'Insigne Collegiata di prima fondazione vi possiede un fondo di olive di un moggio, confinante con i beni del magnifico Giovan Battista Monizio, e via pubblica, stimata la rendita carlini dodici e mezzo annui: 463rbis. -

#Foresta (la): contrada: 465r (seu Manna), 541r (seu Calamona). - L'Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede terre aratorie di moggia sei, confinante con i beni don Casimiro Coscinà ed altri, stimata la rendita in ducati quattri annui: 465r. - Nella stessa contrada seu Manna (errata Mantica) l'Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede terre seminatorie di moggia otto, confinante con i beni della Mensa vescovile di Mileto ed altri, stimata la rendita in ducati cinque annui: 465r. - Nella stessa contrada seu le due vie l'Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede terre seminatorie di moggia dodici, confinante con i beni del Monastero dell’Annunziata ed altri, stimata la rendita in ducati nove annui: 465r. -

#Fosso: (lo, il) contrada: (S. Maria seu) 146v, 460r, 493r, 500r, 504v,  514v, 515r, (Porrò seu) 534r, 540v (seu Petto di Lupo), 542r (seu Petto di Lupo). -

- 514v: il convento di san Francesco d'Assisi possiede in contrada Lo fosso un fondo d'olive d'un moggio, confinante con i beni della Chiesa dello Spirito Santo, stimata la rendita per annui carlini sette e mezzo che sono oncie 2.15.

- 515v: il convento di san Francesco d'Assisi possiede in contrada "il fosso" un pezzo di terreno per far creta, confinante con i beni dello spirito santo ed altri che affitta per annui carlini dodici che sono oncie 4.

#Frasche (le): contrada: 86v, 462r, (Barona seu) 464r, 469v, 500r, 507v, 532v. -

- 469v: L'Insigne Collegiata di 2ª Fondazione vi possiede un fondo di olive, di moggia quattro e mezzo, confinante con i beni dell'Ospedale ed altri, stimata la rendita in ducati sette annui.

#Fravisi: contrada: 22r, 56r, 57r, 59v, (la Limbia seu) 264r, 278r, 320v, 366v, 467vbis, 499r, 539r, 544r (seu Crupi). -

- 22r: Mastro Antonino Russo  vi possiede un altro suo fondo, di olive, di moggi uno, confinante con i beni di mastro Antonino di Condina e di Gregorio Mangione, stimata la rendita in annui carlini tredici.

- 56r: Antonio Tomeo vi possiede un altro suo fondo, alborato, di moggio uno e mezzo, confinante con i beni del monastero di San Mercurio e la strada pubblica, stimata la rendita per annui carlini ventiquattro.

- - 59v: mastro Antonio di Condina vi possiede un fondo di tre quarti di moggio, alborato d'olive, confinante con i beni del monastero di San Mercurio, del convento dei Minori osservanti e di Antonio Rosso, stimata la rendita per annui carlini 15 che sono oncie 5. Più possiede in detta contrada un altro fondo d'olive di moggia due, confinante con i beni del convento di san Francesco d'Assisi, della Collegiata di prima fondazione e della chiesa del Soccorso, stimata la rendita per annui ducati quattro e mezzo che sono oncie 15. Sopra il fondo di Fravisi tiene il peso d'annui grana settantacinque per censo perpetuo al convento dei Minori Osservati.

- 320v: Il R.S.M. vi possiede un fondo di olive di moggia uno, confinante con i beni del Monastero dei Basiliani ed altri, stimata la rendita in annui carlini dieci: 320v.  Il R.S.M. vi possiede un fondo di olive di moggia tre, confinante con i beni del Monastero dei Basiliani ed altri, stimata la rendita in annui ducati quattro. 

- 463vbis:| L’Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di moggia uno, confinante con i beni di Santo d’Arena ed altri, stimata la rendita in carlini sei annui.

#Fundaco di Terramala: contrada: 425r. - Don Antonio di Febbo, sacerdote di S. Anna (425r), vi possiede un fondo di terre aratorie di moggia sei, confinante con i beni di San Michiele, dei Basiliani e di altri, stimata la rendita in annui ducati quattro.

#Furia sei Pirara: è il nome del feudo di don Francesco Antonio Mezzatesta (215r) in contrada Cannavà, di moggia centodieci, confinante con il suffeudo di don Antonio d’Alessandro, chiamato Munturno seu Sedaro, e con i beni della Mensa vescovile di Mileto. Si paga l'adoa all'università di Seminara come suo suffeudo. È dato a dmeliorandum seu censo enfiteutico a diverse persone di Palmi.

 

G.

Vai alla lettera: a - b - c - d - e - f - g - i - j - l - m - n - o - p - r - s - t - u - v - z -| Dizionari:  Onomastico - Urbano - Enti - Mestieri - Animali - Glossario. | Tabella A: - B: - C: -

 

#Gaglioffo: il, contrada: 58v, 73r, 76r, 114r, 114v, 125r, 127r, 169r (seu S. Filareto), 223r, 251r, 288v, (il Cavaliero seu) 302v, 344v, 372r, 374v, 392v, 403r, 425r, 434v, 454v, 462v*, 489r, 533v, 544r. -

- 58v: Il bracciale Antonino Fullotta vi possiede un fondo di terre aratorie, di moggia due, confinante con i beni di Antonino Candito e di Elia Alfarone, stimata la rendita per annui carlini dieci ed otto.

- 73r: Antonio Candido vi possiede un fondo vitato di moggio uno e mezzo, confinante con i beni di Domenico Veneziano, stimata la rendita per annui ducati ducati due e grana settanta.

- 392v: la vedova Dianora Fidele vi possiede un fondo vitato di mezzo moggio, confinante con i beni di san Mercurio e dei Padri Paulini, stiamata la rendita in annui carlini dodici che sono oncie 4.

- 403r: la vedova Grazia Muscatello vi possiede un fondo vitato di un moggio, confinante con i beni di di Domenico Bova e della Cappella del Santissimo di S. Anna, stimata la rendita per annui carlini dodici che sono ducati 4. Su di questo fondo grava un censo perpetuo di ducati 12 dovuti alla Cappella del Santissimo di S. Anna.

- 425r: Don Antonio di Febbo, sacerdote di S. Anna, vi possiede un fondo vitato e alborato di moggia cinque, confinante con i beni di Marco d’Arena e son Pietro Celi, stimata la rendita in annui ducati sette e grana venti. Vi possiede ancora un fondo di olive, di mezzo moggio, confinante con i beni di Giovanni Buggè e di Antonio Punteri, stimata la rendita in annui carlini sei.

#Galimi: contrada:  24r, 103r (seu la Croce della Vina), 155v (seu la Croce della Vina), 157r, 201v, 258r, 278r, 306r, 319v (seu Ronciglio), 337r, 367v, 412r, 429v, 461r (S. Margherita seu) 498v, 528v (seu la Croce), 544v, 549r (seu la Croce della Vina). - Antonio Morabito qm Isidoro vi possiede un altro suo fondo vitato, di moggia quattro, confinante con i beni di Giuseppe Judica, e fiume corrente, stimata la rendita in annui ducati cinque. | In detta contrada seu Ronciglio il R.S.M. possiede un fondo di olive di moggi due, confinante con i beni dell’Ospedale ed altri, stimata la rendita per annui ducati cinque. Qui due moggi rendono più di due ducati ciascuno, a differenza di un fondo di olive in contrada il Merlo (319v) che ne rende uno solo per ciascuno dei suoi venticinque moggi.

- 367v: Vi possiede Stefano Ioculano un fondo di olive di moggio uno, confinante con i beni della chiesa di San Giuseppe e degli eredi di Giuseppe Judica, stimata la rendita per annui carlini quindici.

- 412r: la vedova Mattia Miceli possiede in contrada Galimi un altro suo fondo, pure in due partite, alborato, di moggia due, confinante con i beni dell'Ospedale, di Domenico Alfarone e di Francesco Melara, stimata la rendita per annui carlini 37 che sono oncie 12,10.

 

#Giovanni: san, contrada: 9v, 51r (S. Giovanni Teologo), 173v (S. Giovanni Teologo), 190r (S. Giovanni Teologo), 290r (San Giovanni di Lauro seu l'Agliastro), 305v (S. Giovanni Teologo), 316v (S. Giovanni Teologo), 363r (S. Giovanni Teologo), 383v (S. Giovanni Teologo), 384r (S. Giovanni Teologo), 415v (S. Giovanni Teologo), 416r2 (San Giovanni Teologo), 454r (S. Giovanni Teologo), 464r (S. Giovanni Teologo), 473r (S. Giovanni Teologo), 509r, 524r (S. Giovanni Teologo). -

- 9v: Vi possiede Mastro Antonino Evangelista qm Domenico (9v) un fondo alborato e vitato, di moggia due, confinante i beni di Porzia Evangelista, del convento di San Francesco di Paula e di Francesco Muscari, stimata la rendita per annui ducati cinque e grana settanta.

- 15v:  Antonio di Condina vi possiede un fondo alborato di moggi due, confinante con i beni di Giuseppe Schimizzi e di Domenico Todesco, stimata la rendita per annui carlini trenta otto e mezzo. Sopra questo fondo paga all'abbate beneficiario di san Fantino carlini ventisei e mezzo di censo perpetuo. | È menzionato a 2r con questo toponimo un fondo di Antonio Masseo per il quale deve in censo perpetuo di 35 grana all'Abbazia di San Fantino. | Il Principe Scipione Spinelli vi possiede un fondo di olive di un quarto di moggio, confinante con i beni di mastro Stefano Tudisco, ed altri, stimata la rendita in annui ducati 0.40: 593v.

- 47v: in contrada San Giovanni Bruno Cavallari possiede un fondo alborato di moggia tre, confinante con i beni di Marco Antonio Gullo e di salvatore Ricevuto, stimata la rendita per annui carlini quindici.

- 56v: Antonio Tomeo vi possiede un altro suo fondo di moggio uno, di terra seminatoria con poche olive, confinante con i beni della collegiata di prima fondazione e della chiesa di Santa Maria dei Poveri, stimata la rendita per annui carlini dodici che sono oncie quattro.

#Giovanni Teologo: san (dicitura completa san Giovanni Teologo): contrada: 51r, 173v, 175r, 190r, 305v, 316v, 363r, 383v, 384r, 416r, 454r,  464rbis, 473r, 524r. - /1/

- 383v:  Antonia Valenti, vedova di Giuseppe Antonio Bompane, vi possiede un fondo alborato di moggio uno, confinante con la vedova di Matteo Gullo e con Lorenzo Schimizzi, stimata la rendita per annui carlini sedici. Altro fondo possiede nella stessa contrada, alborato, di moggia due, confinante con i beni di Antonio Condina e di Giuseppe Schimizzi, stimata la rendita per annui ducati sei.

- 384r: Anna Bompane, vedova del qm Matteo Gullo, vi possiede un fondo alborato di moggia uno e mezzo, confinante con i beni della vedova di Giuseppe Antonio Bompani ed altri, stimata la rendita per annui carlini ventotto.

- 416r2: in contrada San Giovanni Teologo la vedova Porzia Vangelista possiede un fondo alborato, di moggia uno, confinante con i beni di Gaetano Giacco e di mastro Antonino Vangelista, stimata la rendita per annui carlini ventuno che sono oncie 7.

- 417r3: in contrada San Giovanni la vedova Paula Nesci possiede un fondo alborato di moggia due, confinante con i beni del convento dei Padri Predicatori ed altri, stimata la rendita in annui carlini venti che sono oncie 6.20.

- 464bis: L'Insigne Collegiata di prima fondazione vi possiede un fondo d'olive di un moggio e mezzo, confinante con i beni dei Paulini, ed altri, stimata la rendita per annui carlini trenta.

#Giudice (il): contrada: 593r. - Il Principe di Cariati vi possiede un fondo alborato di olive di moggia 30 cerca, confinante con i beni dei Domenicani ed altri, stimata la rendita per ducati 25 annui: 593r. -

#Granaro: contrada: 318r, 547r, 550v, 551v, 553r, 553v, 554r, 558v, 563v1, 564r, 567r1, 567r2, 567v, 571v, 572r, 572v, 573r, 577v, 578r, 578v. 580r, 580v, 582r, 583r, 584r, 584v, 586r, 587r, 558r, 589r, 590r, 592r, 595v, 602r, 604r, 605v, 606r. - Cosimo Violante di Bagnara vi possiede un fondo vitato di moggio uno, confinante con i beni della vedova di Gregorio Masseo e di Andrea Giofrè, stimata la rendita per annui ducati sei: 563v1. - | Carmine Caratozzolo di Bagnara vi possiede un fondo vitato di moggia due, confinante con i beni di Matteo Gaglioti e di Sebastiano Gramuglia, stimata la rendita per ducati due annui: 564r2.

#Grazia (La): contrada rurale, indicata anche come contrada urbana (v.): 117r, 463vbis, 491v (seu l’Oliveto). 492r (della Vina), 524r (seu l’Oliveto), 454r, 525v (seu l’Oliveto), 544r (seu la Trinità). - L’Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di moggia tre e mezzo, confinante con i beni dei Baliliani e altri, stimata la rendita in ducati sette e mezzo annui: 463vbis.

Grimoldo: fiume: 606r.

#Grimoldo: contrada: 559v, 560r, 561r3, 561v, 562r, 562v, 563r, 564v, 566r, 566v, 570r, 570v, 574r, 574v, 575r, 575v, 576r, 578v, 579v, 581r, 581v, 583v, 584r, 584v, 586v, 587v, 588v, 589v, 590r, 590v, 592r, 602r, 606r. -

- 559v1: Ambrogio Papalia di Bagnara vi possiede un fondo vitato di moggi uno, confinante con i beni di Francesco Napoli e di Natale Papalia, stimata la rendita in ducati 0.80 annui.

- 559v2: Antonio Bellantoni vi possiede un fondo vitato di moggi uno, confinante con i beni del reverendo don Simone Gemelli e di Raimundo Lo Bianco, stiamata la rendita per annui ducati 0.80.

- 560r2: Antonino Tripodi di Bagnara vi possiede un fondo vitato di commio mezzo, confinante con i beni di Roccho richichi e del renerendo don Domenico di Leo, stimata la rendita per annui ducati 1.40.

- 561r3: Antonino Polimeni di Bagnara vi possiede un fondo vitato di un moggio e mezzo, confinante con i beni di Marco Bagnato e di Matteo Gaglioti, stimata la rendita in ducati due annui.

- 570v1: Francesco Tropiano vi possiede un fondo vitato di moggia uno, confinante con i beni di Giavanni Maceri, e di Paulo melluso, stiamata la rendita per annui ducati 1.

 | Antonino Filoramo, di Bagnara, vi possiede un fondo vitato di un moggio, confinante con i beni di Antonino Zaghari ed altri, stimata la rendita per annui ducati uno: 560r1. - | Biagio Tripodi di Bagnara vi possiede un fondo vitato di mezzo moggio, confinante con i beni di Vittorio Versaci e di Giuseppe Versace, stimata la rendita in annui ducati 0.40: 561v1. | Bruno Zaghari di Bagnara vi possiede un fondo vitato di mezzo moggio, confinante con i beni di Giuseppe Suraci e di Antonino Zanghari, stiamata la rendita per 0.40 ducati annui: 562r2. | Carmine Federico di Bagnara vi possiede un fondo vitato di moggia tre, confinante con i beni di Francesco Fiduni e di Domenico Tripodi, stimata la rendita in annui 2.50 ducati: 562v1. - Più possiede in detta contrada altro fondo di moggia due, confinante con i beni di Vincenzo Bellantoni e di Matteo Artuso, stiamata la rendita in ducati 2.10 annui: 562v1. | Carmine Fiduni di Bagnara vi possiede un fondo vitato di moggia due, confinante con i beni del reverendo don Vincenzo Parisi e di Francesco Fiduni, stimata la rendita per ducati 1.50 annui: 562v2. | La corte ducale di Bagnara vi possiede terre aratorie germane di moggia venticinque, confinante con i beni di Rocco Fidele e Placido Sgroi, stimata la rendita per ducati 7.50 annui: 563r1. | Caterina Gramuglia vi possiede un fondo vitato di un moggio, stimata la rendita in ducati 1.40 annui: 564v.

- 570r2: Francesco Romeo di Bagnara vi possiede un fondo vitato di moggio uno e mezzo, confinante con i beni di don Vincenzo Corsaro e di Domenico Pariflorio, stimata la rendita per annui ducati due.

#Gulli: contrada: 77v, 251r, 313v, 380r, 386v, 387r, 388r, 460r, 576v, 596v. -

- 380r: La vedova Anna Auddino vi possiede un fondo alborato e vitato di mezzo moggio, confinante con i beni del rev.do don Paulo Barilà e della Vedova Domenica Giroffalo, stimata la rendita in annui carlini venti. Sopra questo fondo la vedova tiene un censo perpetuo di ducati 0.40 con il convento dei Padri Paulini.

- 565r2: Domenico Zoccali di Bagnara vi possiede un fondo di tre quarti di moggio, confinante con i beni di don Vincenzo Corsaro.

- 566r2: Domenico Zoccalà vi possiede un fondo vitato di un moggio, confinante con i beni di Probbo Zoccalà e di Domenico Florio, stimata la rendita in ducati 3 annui.

- 586v: Caterina d'Arena, di anni 30, vedova di Antonio Sgroi, vi possiede un fondo alborato e vitato di moggio uno, confinante con i beni di Cramine Buccisano e del reverendo don Paulo Barilà stimata la rendita per annui carlini sedici che sono oncie 5.10. Sopra detto fondo ha un peso di ducati 1 dovuti al beneficio della casa Rinaldi.

 

I.

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J.

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L.

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#Lacco: (Lo) contrada: 9r, 46v, 80r, (la Casa vecchia seu) 94r, 117r, 143v, 213v, 214r, 238r, 281v, 353r, 365r, 438r, 473r, 477v, 489r, 514r, 524v. 532v, 539r, 569r. - | “laccu”, è sostantivo maschile che significa: «depressione del terreno, terreno umido coltivabile in piano inclinato o a formazione concava (vicino al fiume, un po’ affondato dopo un declivio o tra due colline). Sono numerosi in parecchie località i topinimi così indicati;  cfr. Martino, 578.

- 9r: Vi possiede Antonino Evangelista qm Domenico un fondo alborato di moggi uno e mezzo, confinante con i beni del convento di San Francesco d’Assisi, e della Cappella del Santissimo Sagramento, stimata la rendita per annui carlini dieci.

- 46v: Antonino Tripodi qm Giovanni vi possiede un fondo alborato di moggia uno, confinante con i beni di Domenico Managò e di Bruno Verteri, stimata la rendita per annui carlini dodici.

- 438r: Il canonico don Domenico Silvestri in contrada Lo Lacco seu Limaddi possiede un fondo alborato di moggia cinque, confinante con i beni donna Maruzza Longo ed Antonio Giordano, stimata la rendita in ducati 10 annui.

- 514r: il convento di san Francesco di Assisi vi possiede un fondo d'olive di moggia due, confinante con i beni di san Francesco di Paula, stimata la rendita per annui ducati 1.50 che sono oncie 5.

#Limaddi: contrada: la grafia del toponimo è instabile: limauddi, limaddi, lo Mauddo: 6r, 26r, 28v, 29r, 36r, 42v, 59r, 90r, 97v, 106r, 112v, 113r, 132v, 133r, 133v, 139v, 140r, 143v, 146r, 169r, 169v, (Papao seu) 221r, 221v, 225v, 242r, 256r, 256v, 274r, 280r, 333r, 382r, 406r, 412v, 416v, 429r, 432r, 437v, 446v, 448v, 473r, 477v, 485r, 496v, 500v, 501r, 507v, 512r, 514v, 515r, 515v, 524v, 532v, 533r, 599v, 633r. -

- 6r: Vi possiede un fondo alborato di moggia uno don Antonio d’Alessandro, confinante con i beni del monastero di San Mercurio, del canonico don Domenico Silvestri, e di Antonino Giordano, stimata la rendita per annui carlini tredici.

- 26r: Antonio Lamantea vi possiede un fondo arbustato di moggi uno, confinante con i beni di Francesco e Rosa Caldarazzo, stimata la rendita in annui carlini ventuno.

- 29r: Antonino Clementi vi possiede un fondo arbustato di un moggio e mezzo, confinante per ogni lato con i beni del convento dei Predicatori, stimata la rendita per annui carlini venticinque, sopra il quale fondo tiene il peso d’annui carlini trentasei e mezzo di censo perpetuo che corrisponde al detto convento, il qual peso assorbe la rendita.

- 36r: Andrea Giofrè vi possiede in contrada Limauddi un fondo alborato di mezzo moggio, confinante con i beni dell'ospedale, del sacerdote don Giuseppe di Genua e di Antonio Catanzaro, stimata la rendita per carlini otto annui.

- 42v: Antonio Gullo qm Antonino vi possiede un foldo alborato e vitato, di moggia uno e mezzo, confinante con i beni di Domenico Burgisi e di Domenico Alfarone, stimata la rendita in annui carlini dodici.

- 53v: Antonino Giordano vi possiede un altro suo fondo vitato di moggia uno e mezzo, confinante con i beni di Pietro Michelizzi e di Giuseppe Grio, stimata la rendita per annui carlini trentadue.

- 56v: Antonio Tomeo vi possiede un fondo alborato di mezzo moggio, confinante da ogni lato con i beni del convento dei Domenicani, stimata la rendita per annui carlini cinque.

- 59r: Antonio Catanzaro vi possiede un fondo arborato e vitato di moggia due, confinante con i beni di Carmine Branci e dell'Ospedale, stimata la rendita per annui carlini ventidue.

- 382r: In due partite la vedova Antonia Jenaro vi possiede un fondo alborato e vitato di moggia due, confinante con i beni del suddiacono don Felice Vaccaro e di Rosa Caldarazzo,  stimata la rendita in annui ducati 2.20. In altro fondo nella stessa contrada, vitato ed alborato, di moggia uno, confinante ancora con don Felice Vaccaro, di moggia uno, la rendita stimata è di carlini dodici.

- 406r: la vedova Isabella Benedetto vi possiede un fondo di terra aratoria di mezzo moggio, confinante con i beni del reverendo don Giuseppe Antonio Russo e di don giuseppe di Genua, stimata la rendita per annui carlini quattro che sono oncie 1.10.

- 416v: in contrada Limaddi la vedova Paula Zirilli del qm Francesco Caldarazzo possiede un fondo alborato e vitato diviso in due partite di moggia due e mezzo, confinante con i beni del qm Elia Alfarone, e l'altra con quelli di don Felice vaccaro e di Onofrio Cutellè, stimata la rendita per annui ducati 3.40 su cui grava il peso di annui 1.60 per censo perpetuo ai Basiliani e di ducati 2.50 di censo bullale a Giuseppa Ballecca.

- 470r: La Colleggiata di 2ª Fondazione vi possiede un fondo di olive di un moggio, confinante con i beni dei Domenicani ed altri, stimata la rendita per carlini quindici annui.

- 514v: il convento di san Francesco d'Assisi possiede in contrada li mauddi un fondo di olive di moggia due, confinante con i beni di san Mercuio ed altri, stimata la rendita per annui carlini venticinque che sono oncie 8.10.

- 515r: il convento di san Francesco d'Assisi possiede in contrada "limauddi" un fondo di olive di moggia uno, confinante con i beni della chiesa della Scala ed altri, stimata la rendita per annui carlini sedici che sono oncie 5.20.

- 515v: Il convento di san Francesco possiede in contrada "limauddi" un moggio di terra, confinante con i beni dei Domenicani ed altri, che affitta per una mezza tomolata l'anno che sono carlini cinque e oncie 1.20.

#Limbia (la): contrada (264r). - Detta anche Fravisi. - Vi possiede un fondo alborato don Giuseppe Antonio Silvestri (264r), di moggia due, confinante con i beni di don Giorgio Rossi e dei Conventuali.

#Lopparello: contrada (9v). - Vi possiede un fondo alborato mastro Antonino Evangelista qm Domenico (9v) di moggi uno, confinante con i beni di donna Petronilla Aquino e di Giuseppe Russo di Marco, stimata la rendita per annui carli sei [2]. Su questo fondo mastro Antonino (10r) paga al monistero di san Mercurio un censo perpetuo di annui grana cinquanta [1.20].

#Lucia: contrada Santa Lucia: (la Paterna seu) 25r, 81r, (la Paterna seu) 195v, 244r, 264r, 294r, 345v, 389v, 439r, (Tizzone seu) 454r, 463vbis, 485r, (Mortarello seu) 487v, 498v (seu Papocchia), 529r, (la Paterna sive) 599r. - - 264r: Vi possiede un fondo vitato don Giuseppe Antonio Silvestri, di moggia cinque, confinante con i beni di don Domenico Silvestri e della magnifica Lucrezia Tomeo.

- 389v: suo Chiara Gariano vi possiede un fondo alborato e vitato di moggia otto, confinante con i beni dell'Ospedale., e del canonico don Giacomo Zangari, stimata la rendita per ducati veninove e mezzo che sono oncie 98.10.

- 463vbis: L’Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di moggia dieci, confinante con i beni di San Francesco d’Assisi e del Dottor Paulo Chitti, stimata la rendita in ducati undici annui: 463vbis.

 

 

M.

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#Malamorte: contrada: 2v, 235r, 279r, (Torre Spinelli seu)281r, 465v. - Antonino Maci vi possiede un territorio arborato e vitato di moggia due e mezzo, confinante con i beni dei PP. Prediatori di questa Città e con quelli di Giuseoppe tudesco, stimata la rendita per annui ducati tre: 2v. | L’Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un bosco di cerchi castagnali, di moggia quarantacinque, confinante con i beni del convento dei Padri Domenicani ed altri, stimata la rendita per annui ducati quindici: 465v. -

#Manna: contrada: 73r, 146r (seu Vrica), 374r, 462v*, (la Foresta seu) 465r, 525v, 603v, 608r.

- 73r: Antonio Candido vi possiede terre aratorie per moggia tre, confinanti con i beni del covento di San Francesco di Assisi, stimata la rendita per annui carlini quindici. Nella stessa contrada possie due terre aratorie, di moggia due, confinante con i beni di Domenico Antonio Celi edel monastero di San Bartolomeo di S. Eufemia, stimata la rendita per annui carlini dieci.

#Marcaniti: contrada (23v). - Antonio Morabito qm Isidoro vi possiede un fondo alborato di cinque, confinante con i beni del Monastero di san Mercurio  e fiume corrente, stimata la rendita in annui ducati quattro e grana quaranta.

#Margherita (Santa): contrada 5r, 18v, 84v, 319v, 372v, 522v, 539v, 593r, 597r (seu S. Pietro).

- 5r: don Antonio d'Alessandro vi possiede un fondo alborato e vitato di moggia trenta, confinante con i beni del magnifico don Antonio Grimaldi, della chiesa di San Basilio, e del convento dei Padri Domenicani, stimata la rendita per annui ducati ventisette e mezzo.

- 18v:  Vi possiede un fondo di olive don Antonio Grimaldi, di moggi sei. confinante con i beni del convento di San Francesco di Paula, e la strada pubblica, stimata la rendita per annui ducati undici.

- 45r: il Magnifico Antonio Cavallo vi possiede un fondo arborato, di moggia tre, confinante con i beni di del monastero di San Mercurio e della Cappella del Santissimo, stimata la rendita per annui ducati sei e grana ottanta.

- 319v: Il R.S.M. vi possiede un fondo di olive di moggia dodici, confinante con i beni della chiesa dei miracoli ed altri, stimata la rendita in annui ducati quindici.

- 593r: Il Principe di Cariati, duca di Seminara, Scipione Spinelli vi possiede un fondo di olive di un ottavo di moggio, confinante con i beni del mag.co Antonio Cavallo ed altri, stimata la rendita in ducati 0.40 annui.

#Maria: santa, contrada (5v, 19v). - Vi possiede un fondo alborato di moggia sei don Antonio d’Alessancro, che ha per confinanti beni del convento di San Francesco di Paula, del dottor Francesco Zangari e del Magnifico don Francesco Grimaldi, stimata la rendita per annui ducati ventitrè. Vi possiede Antonio Grimaldi (19v) un altro suo fondo arbustato di moggia tre, confinante con i beni della chiesa diruta di S. Antonio Abate, del magnifico don Antonio d’Alessandro e del dottor fisico Francesco Zangari.

#Mastro di Casa: contrada: 320v (seu li Pantana), 461r,  465r, 470r, 535r. -  Il R.S.M. vi possiede terre aratorie di moggia quaranta, confinante con i beni delle Due Collegiate ed altri, stimata la rendita in annui ducati venti: 320v. | L'Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede terre seminatorie di moggia settantacinque, confinante con i beni del Regio sacro Monte ed altri, stimata la rendita in carlini ducati quarantadue annui: 465r. | La Colleggiata di 2ª Fondazione  possiede in contrada Mastro di Casa seu il Passo di Monsignore terre seminatorie di sette moggia, confinanti con i beni del Monte di Pietà ed altri ed altri, stimata la rendita per ducati quiattro annui: 470r.

#Matarello: contrada: (la Paterna seu) 160v, 216v, 217v, 290v, 472v (sei l'Antifona), 492r, (Pontillo seu) 515v, 523r, 529v, 530r, 538r. - Don Francesco Saverio Mezzatesta vi possiede un fondo alborato di moggia quattro, confinante con i beni di don Domenico di Franco, la via pubblica ed altri, stiamata la rendita per ducati due annui: 216v. -

#Mazzina: contrada:  5v, 60r, 61r, 130r, 155v, 156v, 164r, 164v, 173v, 174r, 175r, 192v, 227r, 228r, 245v, 267r, 351v, 353r, 367v, ( Filarena seu M.) 376r, 422v, 424v, 425r, 440v (M. seu Alonzo), 454r, 456v (M. seu li Candili), 460v, 462r (M. seu l’Impisi), 463v, 484r, 507v, 531r, 538v, 540v (M. seu Alonzo), 541r, 558r, 576v. -  5v: Don Antonio d’Alessandro (5v) vi possiede un fondo alborato di moggia quattro, confinanti con i beni del monastero di San Mercurio, di quelli dell’Annunziata e di quelli della chiesa di Santa Maria della Grazia, stimata la rendita per annui ducati sette e mezzo.

- 60r: mastro Antonio di Condina vi possiede un fondo di olive di moggi due e mezzo, confinante con i beni di don Pietro Longo, dell'Ospedale e di Domenico d'Sgostino, stimata la rendita per annui ducati cinque e carlini sei che sono oncie 18.20.

| Tiberio Aquino (376r) vi possiede un fondo di olive di moggi tre, confinante con i beni di Antonino Evangelista ed altri, stimata la rendita per annui ducati cinque. | Don Antonio di Febbo, sacerdote di S. Anna (425r), vi possiede un fondo di olive di moggi uno e mezzo, confinante con i beni del monastero dell’Annunziata e di don Vincenzo Longo, stimata la rendita in annui carlini ventinove. | Il Magnifico Andrea Baratta di Nicotera (558r) vi possiede un fondo alborato di moggi otto, confiante con i beni del Notaio Bruno di Condina, ed altri, stimata la rendita in ducati 13.80.

-√ 422v: in contrada Mazzina la vedova Ursula Currao possiede un fondo di olive di mezzo moggio, confinante con i beni di Antonino Vaccaro e del reverendo don Vincenzo Longo, stimata la rendita in annui ducato 1.40 che sono oncie 4.20.

#Media: contrada: 415v. -

- 415v: la vedova Paula Gallo vi possiede un fondo d'olive di mezzo moggio, confinante con i beni di Giovanbattista Veneziano e via pubblica, stimata la rendita in annui carlini quattordici che sono oncie 4.20.

#Melizzana: contrada: 173r (seu la Carrubbara), 212r, 252v, 259r, 309r, 319r, 330r, 515v, 573v. -

- 515v: Il convento di san Francesco possiede in contrada "Melizzana" un moggio di terre seminatore, confinante con i beni del magnifico Pietro Pifano ed altri, affittate per tre quarti l'anno che sono ducati 0.75 e oncie 2.15.

#Merlo: contrada: 4v, 36r, 62r, 171r, 174r (seu S. Filareto), 240v, 254r, 263v, 284v (seu S. Filareto), 310v, 319v, 330v, 335v, 353r, 379r, 423r, (S. Filareto seu) 442r, 478v, 500v, 525r, 544v, 599r. -

- 4v: Vi possiede un fondo di olive di un moggio Antonino Clementi (4v), che confina con i beni del sacerdote don Giuseppe Repace e con quelli di Giuseppe Morabito: 4v. | In detta contrada il R.S.M. possiede un fondo di moggi venticinque, confinante con i beni di don Pietro Longo ed altri, stimata la rendita per annui ducati venticinque.

- 36r: Vi possiede Andrea Gioffrè un fondo alborato di un moggio e mezzo, confinante con i beni di Giuseppe Ramundo e di Notar Domenico Repace, stimata la rendita per annui ducati quattro e grana venti.

- 310v: Vi possiede Matteo Evangelista un fondo d'olive, di moggia uno, confinante con i beni della vedova di Giovanni Arcudi e quelli di Antonino Pipino, stimata la rendita per carlini dieci annui: 310v.

#Minturno: detto anche Sidaro. È un “feudo rustico” di circa 130 tomolate, pari a circa 81 ettari, che don Antonio d’Alessandro possiede. Confina con il feudo del Magnifico Francesco Antonio Mezzatesta e con i beni della mensa vescovile di Mileto. Su questo “feudo rustico" don Antonio d’Alessandro paga l'adoa all'università di Seminara, dato come suffeudo ad ameliorandum ossia a censo enfiteutico a più persone di Palmi.

#Molino del Passo: contrada, indicata come vicina ad altra contrada detta il Molino delle Concie, a sua volta collegata con un seu che precede alla contrada Pietra, senza ulteriore specificazione, essendo una contrada Pietra della Farina e un altra denominata Pietra Tagliata: 464rbis, 499v. -

Molino superno: il. contrada: 76r, 178r (seu le Fontanelle), 233v, 234r, 234v, 242v, 249r,  303r (S. Pietro seu il Molino superno), 315r, 321r, 477r (le Fontanelle seu il Molino superno) 569v, 571v (San Pietro seu il Molino superno), 573v (contrada Media seu Molino superno), 577r -  Il R.S.M. (321r) vi possiede un fondo di olive di moggia due, confinante con i beni del reverendo don Pietro Celi ed altri, stimata la rendita in annui carlini quindici. | Francesco Febbo di San Procopio (569v1) vi possiede un fonfo vitato di un quarto di moggio, confinante con i beni di Giuseppe di Febbo e di Giovanni Cristofalo, stimata la rendita in ducati annui 0.60. |

#Montagna: (la) contrada: 137v, 204r, 224v, 337v, 427v, 430v (seu la Pietra della farina), 448v, 469v, 478r, (Cermanoli seu) 490v, 491v, 506v, 513v, 523r, 529v. -

- 469v: L’Insigne Collegiata di 2ª Fondazione vi possiede un fondo di olive di due e mezzo moggia, confinante con i beni della chiesa dell’Arco, ed altri, stimata la rendita per carlini trenta sette e mezzo annui.

- 513v: il convento di san Francesco di Assisi vi possiede un fondo di olive di moggia due, confinante con i beni del convento di San Francesco di Paula ed altri, stimata la rendita per annui carlini cinque che sono oncie 1.20.

#Monte (il): contrada rurale e urbana:  6r (seu S. Pietro), 69r, 79r, 82v, (il Portello seu) 115v, 210v, 219r, 315r. 444r, 444v, 459v. -

- 6r: Vi possiede don Antonio d’Alessandro un fondo di moggia due, confinante con i beni di Michiele Carullo, del Regio Sagro Monte e del Mag.co Domenico Antonio Celi, stimata la rendita per annui ducati quattro e grana venti.

- 73v: In contrada il Monte seu San Pietro Antonio Candido possiede un fondo alborato di moggio mezzo, confinante con i beni della Corte baronale e dell'Abbazia di Sant'Anna, stimata la rendita per annui carlini dodici.

#Mortara (li, le): contrada: 73r, 76v, 77r, 89r, 129v, 130r, 142v, 165v, 223r, 233r, 275v, 276v, 277r, 303r, 460r, 469v, 475r, 500v, 514v, 534v, (il Gaglioffo seu) 544r, 565v, 571r, 605v.

- 73r: Antonio Candido vi possiede un fondo alborato di moggia cinque, confinante con i beni di Santo Suraci e di Antonino Fullotta, stimata la rendita per annui carlini trentasei.

- 89r: il bracciale Bruno Romeo, di anni 24, vi possiede un fondo alborato, di un moggio, confinante con i beni di di Domenico Sofi e del monastero dei Basiliani, stiamata la rendita per annui carlini dodici, sopra il quale grava il peso perpetuo di carlini quindici che assorbe la rendita.

- 129v: Domenico Candito di Sant'Anna vi possiede un fondo vitato, di un moggio, confinante con i beni di Luca Celi e della vedova di Rocco Morgante, stimata la rendita per annui carlini sette.

- 469v: L'Insigne Collegiata di 2ª Fondazione vi possiede un fondo di olive, di moggia due, confinante con i beni dell'Ospedale ed altri, stimata la rendita in carlini ventidue annui.

- 514v: il convento di san Francesco d'Assisi possiede in contrada "Li mortara" terre seminatorie di moggia sei, confinante con i beni di don Casimiro Coscinà ed altri, stimata la rendita per annui ducati trenta che sono oncie 100. | Nella stessa contrada un fondo d'olive d'un moggio e mezzo, confinante con i beni di S. Mercurio ed altri, stimata la rendita per annui ducati 1.50 che sono oncie 5.

- 565v2: ! Domenico Martello di Melicuccà vi possiede un fondo alborato di moggia due e mezzo, confinante con i beni di Domenico Calogero e di Giovanni Di Filippo, stimata la rendita in ducati 5.70 annui.

- 571r1: Francesco Furina, bonantenente forestiero non abitante, di Melicuccà, vi possiede un fondo alborato di moggia tre, confinante con i beni di Domenico Calogero, ed altri, stimata la rendita per annui ducati 4.50.

#Mortille (le, la, li): contrada: 10v, 11v, 16r, 21v, 25r, 50r, 58r, 103v, 127v, 135v, 148v, 155r, 183v, 184r, 184v, 199v, 201v, 211r, 211v, 220v, 224v, 253v, 254r, 283r, 289v, 295r, 318v, 319v, 324v, 330v, 335v, 336v, 337v, 343v, 364r, 368r, 388v, 392r, 414r, 442r, 456v, 463rbis (seu Pignatello), 533r. -

- 10v: Vi possiede un fondo vitato il bracciale Antonino Rè, di moggia uno, confinante con i beni di Domenico Caracciolo e del Magnifico Giuseppe Antonio Repace, stimata la rendita per annui carlini ventiquattro.

- 11v:  Antonino Avellino  vi possiede un fondo vitato di un moggio, confinante con i beni di Lorenzo Chiemi e di Domenico Gallo, stimata la rendita per annui ducati quattro e grana venti.

- 16r: Antonino Dominici vi possiede un fondo alborato e vitato di moggi due e mezzo, confinante con i beni del signor Arcidiacono Clemente e di Natale Tirone, stimata la rendita in annui carlini quattro e mezzo.

- 16v:  Nella stessa contrada possiede un fondo vitato di moggi tre, confinante con i beni di Giuseppe di Caria e della vedova di Paulo Lamarra, stimata la rendita per annui carlini ventisette.

- 21v: Antonio Jannello, bracciale, vi possiede un fondo vitato di moggi uno e mezzo, confinante con i beni di Domenico Tomarelli e di Domenico Corso, stimata la rendita in annui carlini venti.

- 25r: Antonio Cidoni qm Tomaso vi possiede un fondo vitato, di moggi uno, confinante con i beni di Domenico Corso e di Francesco d’Amico, stimata la rendita in annui carlini quindici.

- 50r: Antonino Caristi vi possiede altro suo fondo vitato di moggia quattro, confinante con i beni di Marco Gallo e di Giuseppe Ramundo, stimata la rendita per annui ducati quattro e grana venti.

- 58r: Antonino Smeraglia alias Polano vi possiede un fondo vitato, di moggia tre, confinante con i beni di Francesco Avoleo e Francesco Pintifalo, stimata la rendita per annui carlini trenta.

- 319v: In detta contrada il R.S.M. possiede un fondo di moggi tre, confinante con i beni del monastero della SSma Annunziata ed altri, stimata la rendita per annui carlini venti. Se si confronta la rendita di questo fondo di olive di tre moggi con altro fondo sempre di olive ma in contrada il Merlo, di moggi venticinque e con rendita annua stimata in ducati venticinque, se ne deduce come non sia automatico che un moggio di oliveto renda sempre un ducato, cioè carlini dieci. Il rendimento e la sua stima varia da contrada a contrada e da altri fattori come la grandezza della pianta.

- 368r: Salvatore Candito vi possiede un fondo alquanto vitato, di moggia due, confinante con i beni della vedova di Girolamo Cariddi e di Carmine Fullotta, stimata la rendita per annui ducati 2.10.

- 388v: La vedova Caterina Zetera vi possiede una vigna vecchia di moggia due, confinante con i beni di Francesco Dominici e della vedova di Giuseppe Milignano, stimata la rendita per annui carlini ventuno che sono oncie 7.

- 392r: in contrada le Mortille la vedova Domenica Lamarra possiede un fondo poco vitato, di moggia due, confinante con i beni di Giuseppe Ballecca e di Giuseppe Safioti, stimata la rendita per annui carlini venti che sono oncie 6.20.

-√ 414r:  in contrada Le Mortille la vedova Nunzia Laganà possiede un fondo alborato di moggia due, confinante con i beni di Antonino Dominici e del reverendo don Francesco repace, stimata la rendita per annui ducati tre che sono oncie 10.

- 463bis: La Collegiata di prima fondazione vi possiede un fondo di olive di moggia cinque, confinante con i beni di san Mercurio e di San Francesco d'Assisi, stimata la rendita per ducati cinque annui.

- 512v: in contrada le Mortille il venerabile convento di San Francesco d'Assisi possiede un fondo di olive di moggia dieci, confinante con i beni del Regio Sagro Monte ed altri, stimata la rendita per annui ducati undici e grana venticinque.

- 513r: Nella stessa contrada le Mortille il convento di San Francesco d'Assisi possiede altro fondo di olive di moggia quattro, confinante con i beni del monastero dell'Annunziata ed altri stimata la rendita per annui ducati quattro che sono oncie 13.10. | Nella stessa contrada altro fondo di olive di moggia dieci, confinante con i beni del convento di San Francesco di Paula ed altri, stimata la rendita per annui ducati undici e grana venticinque che sono oncie 37.15.

 

N

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#Nespolara: contrada: (Rizzina seu) 462r, (lo Balsomo seu) 477v. -

#Nunziata (La): contrada: 30r, (S. Vito seu l'A.) 32v, 85v, 169r, 187r, 199r, 199v, 256r, 279v, 281v, 284v, (la Croce della Vina seu la N.) 319v, 351v, 376r, 422r, 447r, 457r, 458r, 462r, 463r, 472r, 494r, 501r, 505v, 506r, 512v, 522v, 528v, 539v, 541r, 593r. -

- 30r: Antonino Federico (30r) vi possiede un fondo di olive di mezzo moggio, confinante con i beni del monastero di San Mercurio e della collegiata di seconda fondazione, stimata la rendita per annui carlini diciotto.

- 376r: Tiberio Aquino vi possiede un fondo alborato, vitato e aratorio di moggia trenta, confinante con i beni della chiesa di Santa Maria dei Miracoli ed entrata circonvicinale, stimata la rendita per annui ducati trenta.

- 463rbis: L'Insigne Collegiata di prima fondazione vi possiede un fondo di olive di moggi tre, confinante con i beni di San Mercurio e dell'Annunziata, stimata la rendita per ducati sinque e mezzo annui. - In detta contrada la Collegiata possiede altro fondo d’olive di un moggio, confinante con i beni del magnifico Giuseppe Rosso e di Francesco Morabito di Palmi, stimata la rendita per carlini venti annui.

- 512v: in contrada La Nunziata il venerabile convento di San Francesco d'Assisi possiede un fondo alborato e vitato, confinante con i beni del magnifico Pietro Piafano ed altri, di moggia dodici, stimata la rendita per annui ducati cinque.

- 593v:  Il Principe Scipione Spinelli vi possiede un fondo di olive di mezzo moggio, confinante con i beni del monastero di san Mercurio, ed altri, stimata la rendita in annui ducati 0.50.

 

O.

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#Olivetello (l'): contrada: 464vbis, 541r. - L'Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di moggi uno e mezzo, confinante con i beni del monastero di san Mercurio ed altri, stimata la rendita per annui carlini dieci: 464vbis. -

#Ospedale (l'): contrada: 302v, 464vbis, 500r. - L'Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di un quarto di moggio, confinante con i beni di don Gregorio Lemmo ed altri, stimata la rendita per annui carlini sette e mezzo: 464vbis. -

#Ospedaletto (l'): contrada:  464vbis, (Mazzinella seu) 499v, (Ceramidio seu) 500r. - L'Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di  un moggio, confinante con i beni del Regio Sacro Monte ed altri, stimata la rendita per annui carlini dieci: 464vbis. -

 

P.

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#Pace (La): contrada: 60r (seu l'Orfanelli), 60v (seu l'Orfanelli), (seu Vajanò) 107r, 155v, 224v, 225v, 237r, 237v (seu Cola), 279v, (seu Vajanò) 287r,  320v, 444r (seu Vajanò), 464r 477r (seu la Valle), 504r, 507v, 524v, 539r, 568r, (Vajanò seu) 572r, 602v. -

- 60r: in contrada La Pace seu l'Orfanelli mastro Antonio di Condina possiede un fondo di olive di moggia uno, comfinante con i beni della chiesa del Soccorsoe dell'Arcidiacono don Francesco Clemente, stimata la rendita per annui carlini ventiquattro che sono oncie 8.

 Il R.S.M. vi possiede un fondo di olive di moggia uno, confinante con i beni di Giuseppe Terantino ed altri, stimata la rendita in annui carlini dieci: 320v. | L'Insigne Collegiata di prima fondazione vi possiede un fondo d'olive di un moggio e mezzo, confinante con i beni dell'arcidiacono Clemente ed altri, stimata la rendita per annui carlini quindici: 464bis.

Palmi: contrada (ma in realtà territorio, città di): 464vbis. - L'Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di moggi due, confinante con i beni di del canonico don Gregorio Sanchez ed altri, stimata la rendita per annui carlini dieci: 464vbis. -

#Paluci: contrada: 123r, 469v, 513r. -

- 469v: L’Insigne Collegiata di 2ª Fondazione vi possiede un fondo di olive di mezzo moggio, confinante con i beni di Cristofalo Capoferro, ed altri, stimata la rendita per carlini dieci annui.

- 513r: il convento di San Francesco di Assisi vi possiede un fondo di olive di un moggio, confinante con i beni di don Antonio d'Assessandro ed altri, stimata la rendita per annui ducati tre che sono oncie 10.

Papao: contrada: 56v, 130r, 134v, 147v, 221r (seu Limauddi), 240v, 458r, 508r.

- 56v: Antonio Tomeo vi possiede un fondo alborato di moggio uno e mezzo, confinante con i beni di Giuseppe Morabito ed entrata circonvicinale, stimata la rendita per annui carlini quattordici che sono oncie 4.20.

#Paparone: contrada: 163r, 317v, 375r, 524r.

#Papocchia: contrada: 6r, 308r, (Pietra tagliata seu) 486r, (S. Lucia seu) 498v. 513r, 523r. 593r (seu Pietra tagliata). -

- 6r: Don Antonio d’Alessandro vi possiede un fondo di olive, di moggia uno, confinante con i beni di Elia Impiombato di Palmi, del monastero dell'Annunziata e di quelli dell’Ospedale, stimata la rendita in annui carlini ventitrè.

- 308r: Il Notaio Michiele Guardata (la sua vedova) vi possiede un fondo alborato e vitato di moggia tre, confinante con i beni del monastero dell’Annunziata e del convento di San Francesco d’Assisi, stimata la rendita per annui sette e mezzo.

- 513r: in contrada Papocchia il convento di San Francesco d'Assisi vi possiede un fondo d'olive di moggia cinque, confinante con i beni dell'Ospedale, ed altri, stimata la rendita per annui ducati dieci che sono oncie 33.10. | Nella stessa contrada il convento possiede un altro fondo di olive di mezzo moggio, confinante con i beni don Emmanuele di Franco, ed altri, stimata la rendita per annui carlini cinque che sono oncie 1.20.

- 593r: | Il Principe di Cariati Scipione Spinelli in contrada Papocchia seu la Pietra Tagliata possiede un fondo di olive di un moggio, confinante con i beni del convento di san Francesco d'Assisi ed altri, stimata la rendita in ducati 1 annui.

#Parrello, San: contrada, sia urbana che rurale: 161v, 220r, 261r, 500v, 514r, 593v. -

- 261r: Il pignataro Giuseppe Russo qm Marco vi possiede un fondo di terre aratorie di una tumulata, confinante con i beni di Antonino Vangelista e Vincenzo Pardo, stimata la rendita in annui carlini cinque.

- 514r: il convento di san Francesco di Assisi vi possiede un fondo d'olived'un moggio, confinante con i beni di don Gregorio Lemmo, ed altri, stimata la rendita per annui carlini quindici che sono oncie 5.

#Passo (il, lo) contrada:  22r, 49r, 52r, 235r (= Fiumicello Passo seu le Conciarie), 290v (= Passo del Cavallo), 303r (= Passo del Cavallo), 377v, 464r (il molino del Passo), 470r (= Mastro di casa seu il passo di Monsignore), 477r (= le Conciarie seu il Mulino del Passo), 499v (= o Molino del Passo), 508r, 541v (= il Passo del Cavallo seu Calamona), 594r. - Mastro Antonino Russo vi possiede un fondo di olive di moggia uno, confinante con i beni di Giuseppe Melara minore, della Collegiata di Prima Fondazione, e della chiesa di Santa Mariua dei Poveri, stimata la rendita in annui carlini venti: 22r. | Antonino Terranova vi possiede un fondo alborato di mezzo moggio, confinante con i beni di Antonino Smeraglia e del convento dei Domenicani, stimata la rendita in annui carlini nove: 52r.

- 49r: vi possiede Antonino Smeraglia alias Prajola un fondo alborato di mezzo moggio, confinante con i beni di Antonino Terranova e via pubblica, stimata la rendita per annui carlini nove.

#Paterna (La) contrada:  25r (seu S. Lucia), 81r, 160v (e Matarello), 161r, 161v, 162r, 195v (seu S. Lucia), 197v,  216r (seu La Torre), 224r, 244r, 267r, 282v, 338v, 358r, (Folari seu) 427r, (S. Vito seu) 447r, (Jetto seu) 472v, 477r, 498v, 504r, 506v, 516r (seu Folari), 519v, 529r (seu Pigantello), (Matarello seu) 538r, (Jetto seu) 538r, (Mortile seu) 538r, (San Vito seu –) 538v, 564r, 599r (seu S. Lucia). -

- 25r: Antonio Cidoni qm Tomaso vi possiede in contra la Paterna seu S. Lucia un fondo alborato di moggi uno, confinante con i beni di Giacomo Micari e la via circonvicinale,  stimata la rendita in annui carlini quattordi. -

- 216r: Don Francesco Antonio Mezzatesta possiede in contrada La Paterna seu La Torre un fondo alborato e vitato di moggia quarantacinque, confinante con i beni di Domenico di Franco ed altri, stimata la rendita per ducati 21 annui.

- 516r: in contrada La Paterna seu Folari il convento di san Francesco d'Assisi possiede moggia ottodi terre siminatorie, confinanti con i beni di don Domenico di Franco e censuite a Giacomo Melara per annui tumulate nove di grano che sono ducati nove che fanno oncie 30.

- 564r1: Don Carmine Spina di Melicuccà vi possiede un feudo unito ad altro chiamati complessivamente La Paterna, di moggia trentotto, stimata la rendita in ducati 51 annui.

Petrace: fiume: 161r. -

#Petrolo: contrada:  117v, 160v, 320r, 408r (Lo Ponte seu) 444r, 487v (seu l'Orfanelli), 507v. -

- 320r:  Il R.S.M. (320r) vi possiede un fondo di olive di moggia uno, confinante con i beni del Monastero della SSma Annunziata ed altri, stimata la rendita in annui carlini trenta, cioè ducati tre. Si è passati nei casi finora visti per il Sacro Monte a un rendimento per un moggio di olive da ducati 1 a ducati 3.

- 408r: la vedova Maruzza Muscari vi possiede un fondo di olive suo dotale di moggia uno, confinante con i beni di Bruno Tedesco e dei Domenicani, stimata la rendita per annui ducati undici che sono oncie 36.20.

Petto di Lupo: contrada (320v). -  Il R.S.M. (320v) vi possiede un fondo di olive di moggia due, confinante con i beni del Monastero della Ssma Annunziata ed altri, stimata la rendita in annui ducati quattro.

#Pietra (La: senza ulteriore specificazione): contrada: 242r, 320r (seu Falco), 463vbis (seu il Molino delle concerie), 464rbis, 473r, 477r, 487v, 490v, 499v (seu S. Giovanni), 507r (seu La Nucara), 519v, 531v, 538v, 601v, 604r. - Il R.S.M. (320r) vi possiede un fondo di olive di moggia sei, confinante con i beni della Prima Collegiata ed altri, stimata la rendita in annui ducati cinque: 320r. -  Ancora in detta contrada il R.S.M. vi possiede un fondo di olive di moggia due, confinante con i beni del Signor Giovambattista Monizio ed altri, stimata la rendita in annui ducati venti: 320r | In contrada la Pietra seu il Molino delle concerie, vicino al Molino del Passo, dentro il fondo di mastro Antonino Russo l’Insigne Collegiata di prima fondazione possiede un ottavo di moggio con olive, stimata la rendita per carlini tre annui: 464rbis.

#Pietra 'della Farina' (La): contrada: 19r, (la Guardia seu) 121r, 211v, 229r, 242r (= la Pietra), 320r (seu Falco), 388r, 430v, 463vbis (= la Pietra + seu il Molino delle concerie), 473r (= la Pietra), 477r (= la Pietra), (la Montagna seu) 478r, 487v (= la Pietra), 490v (= la Pietra), 498v, 499v (= La Pietra seu S. Giovanni), 597r (= la Pietra seu La Nucara), 519v, 530v, 538v, 601v, 604r. -

- 19r: Antonio Grimaldi vi possiede un fondo di olive, di moggi tre, confinante con i beni del magnifico Giuseppe Rossi e del convento di san Francesco d’Assisi, stimata la rendita per annui ducati quattro e carlini sei.

- 388r: in contrada La Pietra della Farina la vedova caterina Tizzarella possiede un fondo alborato di moggia tre, confinante con i beni di Francesco Tizzarella e della chiesa dei Poveri, stimata la rendita per annui carlini ventitrè che sono oncie 7.20.

- 463bis:| L’Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di moggia due, confinante con i beni dei Domenicani ed altri, stimata la rendita in ducati tre e grana settanta annui: 463vbis.

- 464bis: Nella stessa contrada seu il Molino delle concierie l’Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede ancora un fondo di olive di moggia uno e mezzo, confinante con i beni del magnifico Giuseppe Antonio Lacquaniti di Palmi, stimata la rendita in carlini quindici annui.

#Pietra tagliata (La): contrada: 135v (la Tagliata), 136r, 157v, 177v, 304r, 447r, 447v, 451v, 478v, 486r, 513v, 538r. -

- 513v: il convento di san Francesco d'Assisi vi possiede un fondo di olive, di moggia quattro, confinante con i beni di don Antonio Grimaldi, ed altri, stimata la rendita per annui ducati cinque e mezzo che sono oncie 18.10.

#Pietro: san, contrada (380r). - La ved. Anna Auddino (380r) vi possiede un fondo alborato di moggi due, avendo come confinanti il Magnifico Domenico Antonio Celi e don Felice Castelli di Melicuccà, stimata la rendita per annui carlini trentacinque. Sopra questo fondo la vedova ha un censo bullale di ducati 0.40 con il Regio Sacro Monte.

#Pirajno: luogo detto il Pirajno. - Vi possiede Antonino Maci (2v) un fondo "arborato, e vitato di moggia tre", confinante con i beni del Regio Sacro Monte e di Francesco Zirilli.  | Il R.S.M. (320r) vi possiede un fondo di olive di moggia uno e mezzo, confinante con i beni di Antonino Maci ed altri, stimata la rendita in annui carlini venti.

Pizzinni: (Pizzinna) contrada: 6r, 41r (seu S. Filareto), 67r, 153v, 222r, 241r, 281v, 281r, (S. Fiilareto seu) 371v, 440r, (Tofalo seu) 448v, (tofalo seu) 456v, 457v, 478r (seu li tre parmenti), 508v, 553r, 539v. -

- 6r: Vi possiede un fondo alborato di moggio uno don Antonio d’Alessandro, confinante con i beni della chiesa di Santa Maria dei Poveri e di Onofrio Cutellé, stimata la rendita per anui carlini quindici.

- 41r: in contrada Pizzinni seu San Filareto Antonino Scidà, ospedaliero, possiede un fondo alborato e vitato, di moggia quattro, confinante con i beni del Magnifico Carmine Dormi e del Convento di San Francesco di Paulo, stimata la rendita per annui ducati quattro e grana venti.

- 440r: Il suddiacono don Felice Mercurio Vaccaro vi possiede un fondo alborato di moggia sei, confinante con i beni della vedova di Paulo Oliva e di Francesco Caldarazzio, stimata la rendita in ducati annui 23.70.

- 570r1: in contrada Pizzinna don Francesco Strozzi di Asca possiede un fondo di olive di moggia tre, confinante con i beni di don Domenico di Franco e dell'Ospedale, stimata la rendita in annui ducati 14.

#Pizzuto: contrada: 152v (seu la Gabella), 370r, (la Gabella seu) 443r, 449v,  469v, 506v (seu Cermaloni). - L’Insigne Collegiata di 2ª Fondazione vi possiede un fondo di olive di sei moggi, confinante con i beni dell'abate Sartiani e di Luigi tizzarella, stimata la rendita per ducati sette e mezzo annui: 469v.

#Petrolina: contrada. (5v) - Vi possiede don Antonio d’Alessandro un fondo di moggia venti, confinante con i beni di Filippo Longo, di Giuseppe Bruno e altri tutti di Palmi. | Nota: Il toponimo Petrolina nasce dalla riunione di diverse proprietà venute a donna Petronilla d'Aquino, come è narrato nella Platea redatta nel settecento da Tiberio d’Aquino.

#Ponte: contrada, parte urbana parte rurale: 53v, 73v (seu S. Pietro), 137v, 138r, 138v, 170r, 176r, 191v, 229r, 268v, 271v, (il Portello seu) 304r, 338r, 363r, 444r (seu Petrolo), (Vajanò seu) 447r, 451v, 473r, 514r, 532v.

- 53v: Antonino Giordano vi possiede un altro suo fondo alborato, d'un moggio, confinante con i beni di Domenico Grillone e del sacerdote don Giuseppe Clemente, stimata la rendita per annui ducati tre.

- 514r: il convento di san Francesco di Assisi vi possiede un fondo di olive di moggia due, confinante con i beni di san Mercurio ed altri, stimata la rendita per annui ducati tre e grana sessanta che sono oncie 12.

#Pontillo: contrada: 515v (seu matarello). -

- 515v: Il convento di san Francesco possiede in contrada "Pontillo seu matarello" di terre seminatore un 4° di moggio, confinante con i beni di don Domenico di Franco, che affitta per tre quarti l'anno che sono ducati 0.75 che fanno oncie 2.15.

#Porro: (Porrò) contrada: 73v, 74v, 75r, 78r, 181r, 181v, 232v, 277v, (Coppula seu) 303r, 315r,  321r, 393r, 508v, 520r, 534r (seu lo Fosso), 540v. -

- 73v: Antonio Candido vi possiede un fondo alborato e vitato, di moggia due e mezzo, confinante con i beni di Luca Celi e di Antonino Lombardo, stimata la rendita per annui carlini trentasette.

- 321r:  Il R.S.M. vi possiede un fondo di olive di un ottavo di moggio, confinante con i beni del convento dei Padri Domenicani ed altri, stimata la rendita in annui carlini tre.

- 393r: la vedova Domenica Cancelleri possiede in contrada "Porrò" un fondo alborato e vitato di mezzo moggio, confinante con i beni di Francesco Musolino e di Giuseppe Cristofalo, stimata la rendita per annui carlini quindici che sono oncie 5.

Porta di Rosea: 528r. -

#Portello (il, lo): contrada rurale: 28r, 38v, 44r (seu San Vito), 55r, 154r, 155r, 158r (seu S. Vito), 165r, 171r (seu S. Vito), (l'Addellaria seu) 191v, 287r, 290r, 304r, 343r, 376r, 382v, 391v, 498v, 506r, 512v, 516r, 528v (seu Jozzo), 549r (seu S. Vito). -

- 28r: Andrea Richichi vi possiede un fondo arbustato e vitato, di moggia sette, confinante con i beni di Antonino Costantino e di Antonio Anile, stimata la rendita in annui ducati dodici.

- 38v: Antonino l'Agliotta vi possiede un fondo vitato, d'un moggio, confinante con i beni della vedova di Francesco l'Agliotta e di Antonino Smeraglia, stimata la rendita annui carlini dieci.

- 44r: in contrada il Portello seu San Vito Antonino Lamarra possiede un fondo alborato e vitato di moggia tre e mezzo, confinante con i beni di don Francesco Antonio Mezzatesta e di Domenico Barritteri, stimata la rendita per annui ducati tre.

- 55r: Antonino Costantino vi possiede un fondo alborato e vitato, di moggia dieci, confinante con i beni di Filareto Jannello e del magnifico Antonino Megale, stimata rendita per annui ducati ventitrè.

- 376r: Tiberio Aquino vi possiede un fondo alborato e vitato di moggia quattro, confinante con i beni di mastro Giovanni Sonnà e del convento dei Domenicani, stimata la rednita in annui ducati quattro e mezzo.

- 382v: Suor Agata Fontana vi possiede terre aratorie di moggi trenta, confinante con i beni del magnifico Giuseppe Russo e di Pietro Rosso, stimata la rendita in annui carlini 20.

- 391v: la vedova Domenica Natafaro vi possiede un fondo vitato di mezzo moggio, confinante con i beni di don Francesco Antonio Mezzatesta, stiamata la rendita per annui carlini nove che sono oncie 3.

- 512v: Il venerabile convento di S. Francesco d'Assisi dell'ordine dei minori conventuali vi possiede un fondo di olive ed altri alberi fruttiferi, di moggia uno e mezzo, confinante con i beni di Antonino Anile ed altri, stimata la rendita per annui carlini quindici. In detta contrada possiede il convento altro fondo vitato di moggia cinque, confinante con i beni del magnifico Antonino Anile e di altri, stimata la rendita per annui ducati sei.

- 515v: Il convento di san Francesco possiede in contrada "il Portello" terre confinanti con i beni della Santissima Trinità di Mileto e dei Basiliani, date in censo perpetuo di grano bianco alle indicate persone: eredi Sonnà, Marco Gallo, Francesco d'Agostino, Pietro Michelizzi, Domenico d'Angelo, Giacomo Tripodi, Bruno federico, vedova Domenico l'Agliotta, Rocco Scaramuzza, Antonino Minniti.

#Prato: il,lo contrada: 18v, (Salita seu) 85v, 86r, 95r, 186r, 231r, 231v, 248r, 290r, 293r, 337r, 339r, 345v, 353v, 391v, 541v.  -

- 18v: Don Antonio Grimaldi vi possiede un fondo di terra aratoria di moggia venti, confinante con i beni del monastero di San Mercurio e il vallone, stimata la rendita in annui carlini diciotto, pari a oncie 60.

- 391v: in contrada Lo Prato la vedova Domenica Natafaro possiede terre aratorie per due moggia, confinanti con i beni di Antonino Gioffrè ed altri, stimata la rendita per annui carlini otto che sono oncie 2.20.

#Presto ferraro: contrada: 49v, 126v (seu il Cavaliero), (Cavaliero seu) 233r, 314r (seu il Cavaliero), 439v, 464rbis, (lo Sperduto seu) 478r, 493r, 497v (seu lo Sperduto), 500r. - L’Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di mezzo moggio, confinante con i beni del Monastero di San Mercurio e altri, stimata la rendita per annui carlini dieci: 464rbis.

#Profania: santa, contrada (31v, 32r, 150v, 151r). - | Antonio Cavallaro (31v) vi possiede un fondo vitato di un moggio e mezzo, confinante con i beni di Antonino Longo di Palmi ed entrata pubblica, stimata la rendita in annui carlini ventuno.

 

R.

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#Race (Lo): contrada: 19r, 157v, 199v, 216v, 262v, 437r, 438r, 463vbis, 469v, 499r, 506r. - Trattasi verosimilmente di una italianizzazione di un toponimo che ancora oggi si converva con la dizione dialettale "raci". Questo toponimo è comune ad altre località per indicare ontre che in Seminara contrade presenti con questa denominazione in Spilinga, Zambrone, Galatro, Laureana di Borrello, Taurianova, Terranova Sappo Minulio, Varapodio. Il termine "ràci" significa "ruscello di acqua piovana”; cfr. "Dizionario", cit. | Don Antonio Grimaldi vi possiede un fondo di olive, di moggi due, avendo per confinanti i beni di don Geronimo d’Aquino e la "via pubblica", stimata la rendita in annui ducati quattro e carlini sei annui: 19r.  - Don Francesco Antonio Mezzatesta vi possiede un fondo alborato di un moggio, confinante con i beni dei Domenicani e il fiume, stimata la rendita in annui ducati uno: 216v. | Il canonico don Domenico Silvestri vi possiede un fondo alborato, di moggia tre, confinante con i beni di Francesco Avoleo e di Domenico Caldarazzo, stimata la rendita in ducati 6.40 annui: 438r. | L’Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di mezzo moggio, confinante con i beni dell’Ospedale e altri, stimata la rendita in carlini sette e mezzo annui: 463vbis. | L’Insigne Collegiata di 2ª Fondazione vi possiede un fondo di olive di mezzo moggio, confinante con i beni di don Antonio Grimaldi, ed altri, stimata la rendita per carlini cinque annui: 469v.

#Ridolfo: contrada: 19v, 125v, 126v, 234r, 251r, 288r,  395v. -  Antonio Grimaldi (19v) vi possiede un altro fondo di olive di moggi tre, confinante i beni del monastero di San Mercurio, il vallone e la strada pubblica, stimata la rendita in annui ducati cinque e carlini sei.

- 395v: in contrada Ridolfo la vedova Dianora Argirò possiede un fando alborato di un quarto di moggio, confinante con i beni di Giovanni Buggà e del dottor fisico Francesco Zamgari, stimata la rendita per annui carlini nove che sono oncie 3. Nella stessa contrada possiede un altro fondo vitato di moggia uno, confinante con i beni di Domenico Buggè e di Antonio Gallo, stimata la rendita per annui carlini venti che sono oncie 6.20.

#Rizzina:  (la) contrada: 60r (seu S. Stefano), 73v, 161r, (Ciaffo seu) 178r, (la Vina seu) 374r, 458v, 462r (seu Nespolara), 500r, 532v (seu S. Stefano), (S. Stefano seu) 544r.  -

- 60r: in contrada La Rizzina seu S. Stefano mastro Antonio di Condina possiede un fondo alborato e vitato di moggia due e un quarto, confinante con i beni del convento dei Domenicani, del sacerdote don Vincenzo Longo e di Antonino Candito, stimata la rendita per annui ducati sei che sono oncie 20. Sopra il fondo della Rizzina annui ducati tre grana cinquantotto e mezzo perpetui al monastero dei Padri Basiliani che sono oncie 11.28.6.

- 73v: Antonio Candido vi possiede un fondo alborato di moggia uno, confinante con i beni del chierico Alfonso di Condina e dei Padri Basiliani, stimata la rendita per annui ducati quattro e mezzo.

#Ronciglio: contrada: 63v, 203r, (Galimi seu) 319v, 492r, 593v (seu Porrazzi). - Il Principe Scipione Spinelli vi possiede un fondo di olive di moggia uno e mezzo, confinante con i beni del canonico don Domenico Silvestri, ed altri, stimata la rendita in ducati 1.80 annui: 593v.

#Rosace: contrada (264r). - Vi possiede un fondo alborato don Giuseppe Antonio Silvestri (264r), di moggia due, confinante con i beni di don Giorgio Rossi e dei Conventuali.

#Rosea: (Rosella) contrada: 216r, 515v (Rosella seu Calamona), 604v. -

- 216r: Don Francesco Antonio Mezzatesta vi possiede un fondo alborato con terre seminatorie di moggia cinque, confinante con i beni dell'abate don Saverio Sartiani, stimata la rendita in ducati 30 annui.

- 515v: Il convento di san Francesco possiede in contrada "S. Rosella seu Calamona" terre aratorie di moggia tre, confinante con i beni di santo Bullace, che affitta per annuu tumolate due e mezzo ogni anno, che sono ducati 2.50 e oncie 8.10.

 

S.

Vai alla lettera: a - b - c - d - e - f - g - i - j - l - m - n - o - p - r - s - t - u - v - z -| Dizionari:  Onomastico - Urbano - Enti - Mestieri - Animali - Glossario. | Tabella A: - B: - C: -

 

Avvertenza: San, santo, santa + toponimo: si cerchi sotto il nome senza il san, santo, santa.

 

#Samparrello: contrada: 51v, 59r, 161v, 220r, 261r, 454v, 500v, 593v. La grafia è instabile. \\-

- 51v: Don Antonino Silvestri (51v) vi possiede due moggia di olive, confinanti con i beni di don Gregorio Lemmo, stimata la rendita in annui carlini cinque.

- 59r: in contrada Samparrello Antonio Catanzaro possiede un altro suo fondo arborato d'olive, di moggio uno e mezzo, confinante con i beni di Francesco Muscari e del magnifico Notaio Antonio Lanzo, stimata la rendita per annui carlini ventiotto.

Santopolo: contrada: 107v, 174r, 174v, 191r, 216v, 227v, 228r, 237r, 238v, 239r, 418v, 434r, 434v. - Don Francesco Antonio Mezzatesta ivi possiede un fondo vitato di moggia sei, confinante con i beni del canonico don Domenico Calogero e via pubblica, stimata la rendita per ducati 4 annui: 216v. -

#Savia: contrada: 73v, 76r, 277v (seu Cancelleri), 313v, 342r, 387r, 425r*, 452r, (il Petto seu) 458v, 475v (seu la Chiusa), (lo Balsamo seu) 475v, 507v (seu lo Bansano), 534v, 577r. -

- 73v: Antonio Candido vi possiede un fondo alborato di mezzo quarto, confinante con i beni di Giovanni Antonio Napoli di Melicuccà, stimata la rendita per ogni anno in carlini cinque.

- 425r: Don Antonio di Febbo, sacerdote di S. Anna, vi possiede olive di moggia due, confinante con i beni della vedova di Domenico Garofolo e e di don paulo Marzano, stimata la rendita in annui carlini venticinque.

#Schioppio (lo): contrada, detta anche S. Andrea: (S. Andrea seu) 174r, 191v (seu la Grotta), 215v, 272r, 279v, 281v, 282r, (S. Andrea seu) 435v, 464v, 508r (seu La Grotta), 509r, 523v, 530r, 544v.  - Antonino Federico  vi possiede un fondo di olive di un moggio, confinante con i beni di D. Rosa Nesci e i beni dell’Ospedale, stimata la rendita per annui carlini trentacinque: 30r. | Don Francesco Antonio Mezzatesta vi possiede due piedi di alberi di gelsi negri, dentro lo stabile del monastero di San Mercurio, stimata la rendita per annui carlini uno: 215v. | L'Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di moggi uno, confinante con i beni di Giacomo Melara ed altri, stimata la rendita per annui carlini dodici e mezzo: 464vbis. -

#Serro (Lo): contrada: (li Mauddi seu) 6r,  19r. 53v, 80r, 81v, (Ceramidio seu) 84v, 107r (seu Zofalo), 227v, 246v, 320r, 365r, 385v (seu Tofalo), Li Mauddi seu) 446v, 448v, 464vbis, 477v, 485r (seu lo Ceramidio), 500v, 504r (seu Ceramidio), 508r, 533r (seu Tofalo). -

- 19r: Antonio Grimaldi vi possiede un fondo di olive di moggi quattro, confinante con i beni di Antonino Giordano, il vallone, e la strada pubblica, stimata la rendita per annui carlini ventitre.

53v: Antonino Giordano vi possiede un altro suo fondo alborato e vitato di moggia due, confinante con i beni di don Antonio Grimaldi e della chiesa dei Poveri, stimata la rendita per annui ducati sei e mezzo.

- 320r: il R.S.M. vi possiede un fondo di olive di moggia quattro, confinante con i beni della chiesa di Santa Maria dei Poveri ed altri, stimata la rendita in annui ducati sette e mezzo.

- 385v: in contrada Lo Serro seu Tofalo la vedova Caterina Chirchiglia, del qm Antonino Zetera, vi possiede un fondo alborato di moggia uno, confinante con i beni di Antonio Milano e dei Basiliani, stimata la rendita per annui ducati 1.80.

- 464vbis: L'Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di moggi uno e mezzo, confinante con i beni del Regio Sacro Monte ed altri, stimata la rendita per annui carlini venticinque: 464vbis.

Sperduto (Lo): contrada: 238r, 454v, 460v, 464rbis, 493r, 497v, 525r, 533v. - L’Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di un ottavo di moggio, confinante con i beni del Monastero di San Mercurio e altri, stimata la rendita per annui carlini sette e mezzo: 464rbis.

Stagliata (La) (Tagliata): contrada: 47v, 79r, 82v, (il Fiumicello seu) 116v, 135v, 145r, (S. Giorgio Teologo seu) 272v, 433v, 457r, (il Fiumicello seu) 524r. | Sono diversi i significati restrati da Martino, Dizionario, 1138, per "staggjàta", fra i quali compatibili ci sembrano: a) «chiusa, argine costruito per per deviare l'acqua di un fiume o in cui si butta calce per la pesca delle anguille»; b) «striscia diserbata per arrestare un incendio»; c) «piccola zona di terreno, piccolo seminato».

- 47v: Antonino Cavallaro alias Surva vi possiede un fondo di moggia due e mezzo, alborato e vitato, confinante con con i beni di Domenico Manduni e di Giovan Battista Gaglioti, stimata la rendita per annui carlini venti.

- 433v: il sacerdote don Domenico Carnovale vi possiede un fondo alborato di moggia sei e mezzo, stimata la rendita in ducati 11 e grana ottanta.

#Stefano: Santo Stefano: contrada: (la Rizzina seu) 60r, 429r, 440v, 514r, (la Rizzina seu) 532v, 544r (seu la Rizzina). -

- 514r: il convento di san Francesco di Assisi vi possiede un fondo di olive di un moggio e mezzo, confinanti con i beni dei Domenicani e via pubblica, stimata la rendita per annui carlini dieci che sono oncie 3.10.

Strada pubblica: sono indicate di seguito le contrade e i fondi che confinano con una “strada pubblica” o "via pubblica" o pubblico sentiero e luogo di passaggio: 19r, 49r, 70r, 76v, 95v, 121r, 143v, 184r, 195v, 275r, 276r, 286r, 290r, 300r, (petrara pubblica) 306v, 309r, 315r, 319v, 334v, 335v, 336v, 337r, 337v, 372v, 415v, 429r, 433r, 437r, 447r, 459v, 565v, 582r.

- li Bizzola: 45v. -

- -  45v: In questa contrada Antonio Cristofalo possiede un fondo alborato e vitato di moggia uno che confina da una parte con i beni del sacerdote don Domenico Di Luca e per l'altra parte con la via pubblica.

- Cancelleri: 415v.

- - 415v: confina con la via pubblica il fondo di olive di mezzo moggio delle vedova Paula Gallo, confinante con Giovanbattista Veneziano.

- Caranta:

- - 13r:  in questa contrada che ancora oggi divide il comune di Palmi da quello di Seminara, e dove passa la principale via di comunicazione che collega i due paesi, Antonio d’Agostino aveva un esteso fondo alborato e vitato di moggi venti, pari a circa sei ettari. Altro suo confinante era Domenico Bagalà di Palmi.

- Cavallina: 596r. -

- -  596r: don Agostino Giofrè, ecclesiastico forestiereo, vi oossiede in contrada Cavallina un fondo di terre aratorie pillore di moggi venti, confinante con i beni di questa Università, e via pubblica.

- Cinnarata: 51v. -

- - 51v: Più in contrada la Cinnarata don Antonino Silvestri  possiede due moggi di terre aratorie, confinante con il fiume e la via pubblica.

- Forese:

- - 463r: L'Insigne Collegiata di prima fondazione vi possiede un fondo di olive di un moggio, confinante con i beni del magnifico Giovan Battista Monizio, e via pubblica.

- Fiumicello:

- - 55r:  Antonino Costantono vi possiede un altro suo fondo di olive, di moggia due, confinante con i beni di don Francesco Antonio Mezzatesta  e via pubblica.

- - 56r: Antonio Tomeo vi possiede un altro suo fondo di olive, di moggio uno, confinante con i beni di Domenico Cavallaro, fiume corrente e via pubblica.

- Fravisi: 56r. -

- - 56r: Antonio Tomeo vi possiede un altro suo fondo, alborato, di moggio uno e mezzo, confinante con i beni del monastero di San Mercurio e la strada pubblica.

- La Nunziata:

- - 376r: Tiberio Aquino vi possiede un fondo alborato, vitato e aratorio di moggia trenta, confinante con i beni della chiesa di Santa Maria dei Miracoli ed entrata circonvicinale.

- Papoa: 56v. -

- - 56v: Antonio Tomeo vi possiede un fondo alborato di moggio uno e mezzo, confinante con i beni di Giuseppe Morabito ed entrata circonvicinale.

- Lo Raco (19r): confina con la "via pubblica" un fondo di olive di due moggi di proprietà di don Antonio Grimaldi (19r), che ha come altro confinante don Geronimo d’Aquino.

- Santopolo: Don Francesco Antonio Mezzatesta ivi possiede un fondo vitato di moggia sei, confinante con i beni del canonico don Domenico Calogero e via pubblica, stimata la rendita per ducati 4 annui: 216v. -

- Lo Serro (19r): confina con la "via pubblica" un fondo di olive di quattro moggi di proprietà di don Antonio Grimaldi (19r), che ha come luogo delimitante "il vallone" e  un fondo di Antonino Giordano.

- il Passo: contrada: 49r.

- - 49r: Antonino Smeraglia alias Prajola vi possiede un fondo alborato, di mezzo moggio, confinante con i beni di Antonino Terranova e via pubblica.

- Paterna (La) seu S. Lucia: contrada (25r). - Antonio Cidoni qm Tomaso vi possiede un fondo alborato di moggi uno, confinante con i beni di Giacomo Micari e la via circonvicinale.

- Ridolfo (19v): Antonio Grimaldi (19v) vi possiede un altro fondo di olive di moggi tre, confinante i beni del monastero di San Mercurio, il vallone e la "strada pubblica".

- Santa Margerita (18v): si affaccia sulla strada un fondo di olive, di sei moggi, di proprietà di don Antonio Grimaldi (18v), che ha come altro confinante, oltre la strada pubblica i beni del convento di San Bartolomeo di S. Eufemia.

- Santo Stefano: contrada.

-  - 514r: il convento di san Francesco di Assisi vi possiede un fondo di olive di un moggio e mezzo, confinanti con i beni dei Domenicani e via pubblica.

- San Vito (3v) seu Ceramida: su una “via pubblica” in detta contrada Antonino Giofrè (3v) confina per un territorio di moggi due e mezzo. Altro suo confinante è Antonio Morabito. - Don Francesco Antonio Mezzatesta ivi possiede un fondo vitato di moggia quattro, confinante con i beni di Domenico Barritteri ed entrata pubblica, stimata la rendita per ducati 3 annui: 216v. -

- Solari: contrada (6v, 319v). - Il R.S.M. (319v)  vi possiede in questa contrada detta anche Petrolina, un fondo alquanto alborato di moggia 10, che per una parte confina con i beni di don Antonio d’Alessandro e e per un’altra con "la via pubblica". | Stefano Ioculano in questa contrada confina per un lato con il signor Giuseppe Rosso e per l'altro con una entrata circonvicinale: 367v.

- Valle del Malandrino: 563r3. - | Il Magnifico Carmine Fossari di Oppido vi possiede un fondo alborato di moggia due e mezzo, confinante con i beni del signor Giovanbattista Monizio, e via pubblica: 563r2.

#Strazzata: (la) contrada: 141r, (la Gabellotta seu) 452v, 516r, 535r,   593v (seu il Fiume).  -

- 516r: in contrada La Strazzata il convento di san Francesco d'Assisi possiede altre terre seminatorie, confinanti con i beni di don Francesco Sanchez, censuite a don Gregorio Sanchez in grano tumolate cinque che sono ducati 5 e oncie 16.20.

- 593v: Il Principe Scipione Spinelli  possiede in contrada la Strazzata seu il Fiume  terre aratorie di moggia venti,  confinanti con i beni dei Padri Basiliani e Fiume, stimata la rendita in ducati 7 annui.

 

T.

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#Tarsia: contrada: (S. Maria di Tarsia) 532v,  593v. - Il Principe Scipione Spinelli vi possiede un fondo di olive di moggia due, confinante con i beni della venerabile chiesa di Santa Maria dei Poveri, ed altri, stimata la rendita in ducati 4 annui: 593v.

#Teologo: San Giovanni Teologo: contrada (51r). - Vi possiede un fondo alborato e vitato Antonino Gullo (51v) e vi abita pure, “in campagna” con la sua famiglia in una sua "casetta".

#Terramala: (terra mala) contrada:  18v (seu Calamona), 104r, 110v, 112r (seu Calamona), (Calamona seu) 118r, 161r (seu Gurna), 286r, 299v, 372r, (Fundaco di T.) 425r, 472r (seu Calamona), (Gurna di mungie vacche seu) 496r, 515v (seu la Nunziatella), 595r, 596v, 603r (seu Calamona), 603v. -

 Etimo: il toponimo Calamona è registrato dal “Dizionario dei dialetti”, cit., per i comuni di Bova, Melicuccà e San Roberto, ma non per Seminara (RC). Nello stesso Dizionario il “càlamo” è un «filo da tessitura ricavato dallo scarto della seta». Il toponimo Terramala è ancora oggi ben presente, mentre è scomparso il termine alternativo Calamona, come pure è scomparso in Seminara ogni ricordo e tradizione della coltivazione del baco da seta. Posso ben dirlo, possedendo in terramala un oliveto e non avendo mai sentito il toponimo Calamona. | Vi possiede don Antonio Grimaldi (18v) un vasto fondo di ben dodici moggi, pari a quattro ettari, di terra aratoria, confinanti con i beni di Casimiro Coscinà e del monastero di San Bartolomeo di Sant’Eufemia. La rendita stimata è di annui ducati dodici.

#Tizzone: contrada: 290v, 438r, 454r (seu S. Lucia), 513v, (Cermanoli seu) 529v. -

- 438r: Il canonico don Domenico Silvestri vi possiede un fondo di olive, di  mezzo moggio, confinante con i beni di San Francesco d’Assisi, ed altri, stimata la rendita in carlini 10 annui.

- 513v: il convento di san Francesco d'Assisi vi possiede un fondo d'olive di moggia cinque, confinante con i beni di Giuseppe Russo ed altri, stimata la rendita per annui ducati cinque e mezzo che sono oncie 18.10.

Tofalo: contrada:  33v, 37v, 53v, 66r, 67r, 96v, 220r, 222r, 341r, 354r, 355v, 381r, (lo Serro seu) 385v, 396v, (Pizzinni seu) 424r, 439r, 448v (seu Pizzinni), 456v (seu Pizzinni), 461r, 477v (seu Limaddi), (lo Serro seu) 533r,  533r (seu li tre Parmenti). -

- 33v: Antonino Zillepa vi possiede un fondo arbustato e vitato di moggia tre, confinante con i beni di Pietro Tudisco e di Antonio Valenti, stimata la rendita per annui ducati tre e grana ottanta.

- 37v: Antonio Milano vi possiede un fondo alborato e vitato, di moggia uno e mezzo, confinante con i beni della vedova di Antonino Zetera e del monastero dei Basiliani, stimata la rendita per annui carlini diciotto.

- 53v: Antonino Giordano vi possiede un fondo alborato e vitato di moggia uno e mezzo, confinante con i beni di Pietro Michelizzi e di Martino Nesci, stimata la rendita in annui carlini diciotto.

- 381r: In questa contrada la vedova Antonia Tropiano possiede un fondo alborato di tre quarti di moggio, confinante con i beni del canonico don Paulo Lamarra e del qm Santo Ramundo., stimata la rendita in carlini nove.

- 396v: la vedova Francesca Zetera vi possiede un fondo alborato e vitato di moggio uno, confinante con i beni di Antonino Valenti e del monastero dell'Annunziata, stimata la rendita per venti carlini che sono oncie 6.20.

Torre Spinelli: (più spesso T. Spinella) contrada: 149r, 180v, 194r, 244v, 272r, 281r (seu Malamorte), 296r, 377v, (Barritteri seu) 451r, 456r, 563v (seu S. Andrea), 593r (seu Vitica). - In contrada Torre Spinelli seu S. Andrea il magnifico Carmine Capoferro di S. Eufenia di Sinopoli possiede un fondo alborato di moggia due, confinante con i beni di Domenico Latino ed entrada, stimata la rendita in ducati 8 annui: 563v2. - Vi possiede ancora altro fondo alborato di moggia 10, confinante con i beni di Domenico falcone e di Giuseppe d’Angelo, stimata la rendita in ducati annui 30: 563v2. | Il Principe di Cariati, duca di Seminara, Scipione Spinelli in contrada Torre Spinella in luogo detto Vitica possiede un fondo alborato in tutto moggi 90, confinante con i beni di Giuseppe Camareri e di don Paulo Marzano, stimata la rendita in ducati diciotto annui: 593r. - Vi possiede ancora una terra castagnola ossia un bosco per far cerchi nuovamente pianto per moggi 110, confinante con i beni di Giuseppe Antonio Repace ed altri, stimata la rendita per ducati 10 annui: 593r. -

Tre Parmenti: contrada: 465r, (Pizzinni seu) 478r, (Tofalo seu) 533r. -

- 465r: L'Insigne Collegiata di Prima Fondazione vi possiede un fondo di olive di un moggio e mezzo, confinante con i beni della Madona dei Poveri ed altri, stimata la rendita in carlini quindici annui.

Trepizzi: contrada (5v). - Vi possiede un fondo don Antonio d’Alessandro di moggia venticinque, confinante con i beni di Domenico Lo Rago, quelli di Matteo Graneri, ed altri di Palmi. stimata la rendita per annui ducati trentacinque. Su un fondo in questa contrada Paulo di Napoli, di Palmi, paga allo stesso don Antonio d’Alessandro un censo perpetuo di grana sessantadue e mezzo (6v). | Tiberio Aquino (376r) vi possiede un fondo di olive di moggi due, confinante con i beni di Giuseppe Rossi ed altri, stimata la rendita in ducati cinque.

 

U.

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V.

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#Valle: (la) contrada: 283r, 464r, (la Pace seu) 477r, 499v (seu la Resta di fontana).

#Valle del Malandrino: contrada: 42r, 449v, (il Feudicello seu) 464rbis, 514r, 563r2. -

- 42r: Il pignataro Antonino Russo qm Paulo vi possiede un fondo alborato di moggio uno, confinante con i beni del canonico don Giuseppe Tizzarella e del Magnifico Giovanbattista Monizio, stimata la rendita per carlini diciotto annui.

- 514r: il convento di san Francesco di Assisi vi possiede un fondo castagnale per cerchi e porzione di terre seminatorie, confinante con i beni di Luigi Tizzarella ed altri di capacità di moggia sette, stimata la rendita per annui carlini diciotto, che sono oncie 6.05.

- 563r2: Il Magnifico Carmine Fossari di Oppido vi possiede un fondo alborato di moggia due e mezzo, confinante con i beni del signor Giovanbattista Monizio, e via pubblica, stimata la rendita per ducati 10 annui.

Valle dello Schiavo: (la) contrada: 285r. -

Valle di Nefica (la): contrada: 454v. -

Valle di Salvo (la): contrada: 545r. -

#Vallone: 18v, 19r - È indicato come luogo confinante di un fondo di terre aratorie di proprietà di don Antonio Grimaldi, sito in contrada il Prato. Altro suo confinante sono i beni del monastero di San Mercurio. Ancora una volta è citato da Antonio Grimaldi (19r) come luogo delimitante un altro suo fondo, di olive, sito questo in contrada Lo Serro. Si indicano in elenco i passi del Catasto dove è menzionato il “vallone”, di cui al momento non capisco la natura giuridica:

- Ridolfo (19v): Antonio Grimaldi (19v) vi possiede un altro fondo di olive di moggi tre, confinante i beni del monastero di San Mercurio, il vallone e la "strada pubblica".

#Venera: (Santa, Vennera): contrada: 13r, 14r, 40v, 81v, 116r, 147v, 148v, 178r, 237v, 242v, 243v, 258r, 320v, 350r (casetta), 434v, 435v, 436r, 451v, 460r, 473r (seu Castellano), 477r, 489r, (lo Castellano seu) 499r, 504v, (la Ceramidia seu) 513v, 523v, 530r, 539v, 566r, 601v. - Vi possiede il massaro Antonio d’Agostino un fondo di moggi uno e mezzo, confinante con i beni di Domenico Grio e del dottor fisico Francesco Zangari, stimata la rendita in annui carlini quindici [5]. | Il R.S.M. (320v) vi possiede un fondo di olive di moggia uno, confinante con i beni dell’Abbazia di San Fantino ed altri, stimata la rendita in annui carlini dieci. | Domenica Pecora di Fiumara vi possiede un fondo alborato di moggia due e mezzo, confinante con i beni del canonico don Matteo Tomeo, stimata la rendita in ducati 2.60 annui: 566r1.

#Vina: (La) contrada: 27v, 29r, 32v, 33r, 33v, 37v, 38r, 43r, 48v, 58r, 58v, 61r, 61v, 125v, 126r, 132r, 132v, 133r, 143r, 155v, 165r, 187v, 189r, 189v, 198v, 223r, 227v, 228r, 238r, 238v, 242v, 253r, 262r, 274v, 275r, 276r, 289r, 289v, 290v, 294r, 294v, 299r, 308r, 316v, 325r, 328r, 333v, 337v, 345v, 353v, 365v, 373v, 374r, 400v, 404r, 419v, 421r, 421v, 425r, 425v, 437r, 440r, 445v, 508r, 534v, 544r, 544v. - Antonio Costarella vi possiede un fondo arbustato e vitato, di moggi due, confinante con i beni del qm Giuseppe Cariddi e di Antonino Arena, stimata la rendita per annui ducati quattro e grana venti. |

- 29r: Antonino Clementi vi possiede un altro suo fondo, arubustato e vitato, di moggia cinque, confinante con i beni di Antonio Arena, Giuseppe d’Angelo e Filareto Colicchia, stimata la rendita in annui carlini tre e grana sessanta.

- 32v: Antonino d’Arena alias Manazza vi possiede un fondo arbustrato di moggia due, confinante con i beni di Antonino Costarello e di Antonello Barritteri, stimata la rendita in ducati cinque annui.

- 33v: Antonino Zillepa vi possiede un fondo vitato di moggio uno e mezzo, confinante con i beni di Pietro Napoli e del sacerdote don Paulo Barillà, stimata la rendita per annui carlini ventisette.

- 37v: Antonio Milano vi possiede un fondo alborato di moggia mezzo, confinante con i beni della vedova di Bartolo Villari e di Antonio Cristofalo, stimata la rendita in annui carlini dodici.

- 42v: in contrada La Vina seu San Filareto Antonio Gullo qm Antonino vi possiede un altro suo fondo arbustato di quarti tre di moggio, confinante con i beni di Francesco Schimizzi e di Francesco Morabito, stimata la rendita in annui carlini dodici.

- 43r: Vi possiede Antonino Passarello un fondo vitato di moggio uno, confinante con i beni di don Giorgio Rossi e di Tomaso Baldassaro, stimata la rendita per annui carlini ventisette. In più nella stessa contrada La Via seu san Filareto possiede tre quarti di terra seminatoria, confinante con i beni del monastero dei Basiliani, stiamata la rendita per annui carlini diciotto.

- 48v: Domenico Polimeni vi possiede un fondo dotale, alborato e vitato, di moggia tre, confinanti con i beni degli eredi di Giuseppe Di Cario e fiume corrente, stimata la rendita per annui carlini tre e grana sessanta.

- 58r: Antonino Smeraglia alias Polano vi possiede un fondo alborato e vitato, di moggia due, confinante con i beni di Filareto Passarello e Bruno Todesco, stimata la rendita per annui carlini ventisette.

- 58v: Il bracciale Antonino Fullotta vi possiede un altro suo fondo, vitato, confinante con i beni di Giuseppe Melara Maggiore e di e di Domenico di Caria, stimata la rendita per annui carlini quindici.

- 61r: in contrada "la vina" il bottegaro Antonino Vaccaro possiede un fondo alborato e vitato di moggia due e mezzo, confinante con i beni del dottor fisico Giovanni Alfonso Tuppo, fiume corrente e via circonvicinale, stimata la rendita per annui ducati cinque e grana dieci che sono oncie 17.

- 400v: la vedova Giuseppa Cristofano vi possiede un fondo alborato e vitato, di un moggio, confinante con i beni di Domenico Milano e del signor Giuseppe Rosso, stimanta la rendita perannui ducati 1.80 che sono oncie 6.

- 404r: le due sorelle in capillis, Grazie e Rosa Genoese, di anni 17 e 15, vi possiedono un fondo alborato di moggia uno, confinante con i beni di Nunzio Benedetto e dei Domenicani, stimata la rendita per annui carlini dieci che sono oncie 3.10.

- 425v: Don Antonio di Febbo, sacerdote di S. Anna, vi possiede un fondo alborato e vitato, di moggia tre, confinante con i beni di Filareto Passarello e di Giuseppe Pizzinni, stimata la rendita in annui carlini ventisette.

- 440r: Il suddiacono don Felice Mercurio Vaccaro vi possiede un fondo alborato e vitato di moggia cinque, confinante con i beni di Antonino Zillepa e altri, stimata la rendita in ducati 10.90.

#Vito: san, contrada, con diverse denominazioni alternative o inclusive: 3v, 4r, 9v, 10r, 10v, 11v, 13r, 14v, 16r, 18r (seu la Ceramida), (la Croce della Vina) 23v, 25r, 27r, 32v (seu l’Annunziata), 36v, 41v, (lo Portello seu) 44r, 50r, 61r, 66r, 68r, 81r, 84r, 88v, 89r, 102v, 108r, 109r, 135v, 150v, 151v, 152r, 152v, (il Portello seu) 158r, 172v, 178r, 195r, 195v, 196v, 201v, 203r, 237v, 239v, 244r, 245v, 247r, 247v, 258v, 263r, 265r, 268r, 284r, 293r, 295r, 305r, 305v, 309v, 311r, 318v, 338v, 343v, (la Ceramida seu) 354v, 367v, 370v, 373v, 379v, 401r, 407r, 411v, 419r, 423r, 440r, (Galimi seu) 445r, 447r (seu la Paterna), 478v, 529r, 538v (seu la Paterna), (ilnPortello seu) 549r.  -

- 3v: Antonino Giofrè vi possiede un territorio alborato e vitato di moggi quattro che confina con i beni di Tomaso Baldassarro e di Antonio Doria. Di più nella stessa contrada Antonino Giofrè (3v) possiede altro territorio vitato, confinante con i beni di Salvatore Zetera e di Mercurio Giofrè. Ancora nella stessa contrada Antonino Giofrè possiede un altro territorio vitato di moggi due e mezzo, confinante con i beni di Antonino Morabito e la via pubblica. -

- 9v: Vi possiede un fondo alborato di moggia uno Mastro Antonino Evangelista qm Domenico (9v), di moggia uno, confinante con i beni del Magnifico Giuseppe Antonio Repace, e Tomaso Topa di Palmi, stimata la rendita in annui carlini dieci.

- 10v: Vi possiede un fondo vitato il bracciale Antonino Ré, di moggi uno, confinante con i beni di Giovanni Di Majo e del monastero di San Mercurio, stimata la rendita per annui ducati due.

 - 11v: Antonino Avellino vi possiede un fondo vitato di moggi uno, confinante con i beni di Francesco Bombaci e di Paulo Genoese, stimata la rendita in annui carlini venti. Altro fondo vitato di moggi due possiede nella stessa contrada, avendo per confinanti Antonio Morabito e Mercurio Giofrè, stimata la rendita per ducati tre.

 - 13r: Il massaro Antonio d’Agostino ivi possiede un fondo vitato confinante con i beni della Mensa Vescovile di Mileto e di Cristofalo Capoferro, stimata la rendita in annui ducati dodici.

- 14v: Vi possiede un fondo di moggi uno e mezzo Agostino Longo.

- 16r: Antonino Dominici vi possiede un fondo alborato di moggi uno, confinante con i beni di mastro Giuseppe Tarantino e di mastro Domenico Larocca, stimata la rendita per carlini 20 annui. | Nella stessa contrada possiede un altro fondo vitato di moggi uno, avente per confinanti mastro Paulo Genoese e Marco Gallo, stimata la rendita per annui carlini quindici annui.

- 18r: In detta contrada San Vito seu La Ceramida Antonino Smeraglia vi possiede un fondo vitato di moggia due e mezzo, confinante con i beni di Pietro Michelizzi  e del monastero di San Mercurio, stimata la rendita per annui ducato otto annui. |  Nella stessa contrada di San Vito possiede un altro fondo alborato e vitato di moggi uno, confinante con i beni di Giovanni Rijtano ed il fiume corrente, stimata la rendita in annui carlini diciassette.

- 23v: In detta contrada Antonio Morabito qm Isidoro possiede un fondo vitato con terreno aratorio diviso in due partite di moggi sette, confinante con i beni di Cristofalo Capoferro, di Francesco Florio, per l'una porzione, e per l'altra confinante con i beni di Antonino Avellino e di Mercurio Giofrè:.

- 25r: Antonio Cidoni qm Tomaso  vi possiede un fondo vitato di moggi uno, confinante con i beni di Marco Tomarchi e di Bruno Lamarra, stimata la rendita in annui carlini  venti annui: 25r. -

- 27r:  Antonino Casari vi possiede un fondo vitato di moggi uno, confinante con i beni di Francesco d’Agostino e di Domenico Mangraniti, stabilita la rendita in annui carlini trentacinque annui.

- 32v: Antonino d’Arena seu Manazza possiede in contrada San Vito seu la Nunziata  un fondo vitato di moggia tre, in due porzioni, l'una confinante con i beni di francesco Bombace  ed Antonino Caristi, e l'altra con di Agostino Lingo e di Tomaso Genoese, stimata la rendita in ducati tre e mezzo.

- 36v: Antonino Schimizzi qm Leonardo vi possiede un fondo vitato di tre quarti di moggio, confinante con i beni di Santo e Giuseppe Savoja di Palmi, stimata la rendita per annui carlini dieci.

- 41v: Antonino Benefati vi possiede un altro fondo alborato e vitato, di moggia tre, confinante con i beni della vedova di Francesco l'Agliotta e di Sebastiano La Rocca, stimata la rendita per annui carlini venticinque.

- 50r: Antonino Caristi vi possiede un fondo vitato di un moggio, confinante con i beni di Antonino d'Arena e di don Francesco Antonio Mezzatesta, stimata la rendita per annui ducati tre.

- 89r: Bruno Romeo, di anni 24, vi possiede un fondo vitato di moggia uno, confinante con i beni di Bruno Lamarra ed entrata, stimata la rendita per annui carlini quindici, sopra il quale grava il peso annui grana quarantacinque al monastero di san Mercurio. Restano carlini dieci e mezzo che sono oncie 3,15.

- 216: Don Francesco Antonio Mezzatesta ivi possiede un fondo vitato di moggia quattro, confinante con i beni di Domenico Barritteri ed entrata pubblica, stimata la rendita per ducati 3 annui.

- 367v: Vi possiede Stefano Ioculano, pignataro, un fondo vitato di moggia due e mezzo, confinante con i beni di Giuseppe Rosso e strada circonvicinale, stimata la rendita in ducati annui cinque.

- 401r: la vedova Grazia Tomeo qm l'Agliotta vi possiede un fondo alborato e vitato di moggia tre, confinante con i beni di Mattia Rotondo e di Antonino Benefati, stiamata la rendita per annui carlini ventisei.

- - 407r: la vedova Mattia Rotondo vi possiede un fondo alborato e vitato di moggia due, confinante con i beni di Francesco d'Agostino e della vedova di Francesco l'Agliotta, stimata la rendita per carlini 13 con l'annuo peso di ducati 1.50 a san francesco d'Assisi.

- 411v: la vedova Mattia Miceli vi possiede in due partite un fondo alborato e vitato di moggia quattro, confinante con i beni di Paulo Romeo e di Filareto Iannello, stimata la rendita per annui ducati 3.50 ed altro fondo in detta contrada, vitato, di moggia tre, confinante con i beni di Antonino Genoese e Mercurio Giofrè, stimata la rendita per annui ducati 3,50 sopra li quali fondi ha il peso di annui ducati 3,15 alla Signora Petronilla Aquino e ducati 6,50 per capitale di ducati 65 di censo bullale.

- 419r: la vedova Rosaria forastera, del qm Paulo Romeo, vi possiede un fondo alborato e vitato, di moggio uno e mezzo, confinante con i beni del qm Francesco Florio e fiume, stimata la rendita per annui carlini ventiuno.

- 440r: Il suddiacono don felice Mercurio Vaccaro vi possiede un fondo vitato di moggio uno, confinante con i beni di Antonino Lamarra di Paulo e di Francesco Costantino, stimata la rendita per annui ducati 2.50 annui.

 

Z.

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Zetera: contrada indicata come terza denominazione dopo S. Anna, Ceramidio, e quindi “o sia Zetera” (464vbis).

 

 

 

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